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Ricevevano il reddito di cittadinanza senza averne diritto: 102 denunce nel Messinese

Pubblicato: 09/09/2021 15:14

Maxi indagine dei carabinieri su quelli che ormai vengono definiti i “furbetti” del reddito di cittadinanza: i militari di Messina e del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno denunciato 102 persone con l’accusa di aver percepito indebitamente l’indennità. Intanto sono anche cominciate le procedure per la sospensione e la revoca del sussidio presso l’Inps. In tutto, emerge dalle indagini, le somme incassate illegittimamente ammonterebbero a 624mila euro.

“Furbetti” del reddito cittadinanza: le indagini

Al termine di un’indagine sui furbetti del reddito di cittadinanza, i carabinieri del comando provinciale di Messina e del Nucleo ispettorato del lavoro hanno denunciato 102 persone, riferisce Ansa, che sarebbero accusate di aver percepito indebitamente l’indennità. Il totale delle somme incassate illegittimamente è impressionante: ammonterebbe infatti a 624mila euro. L’indagine è stata coordinata dalle procure di Messina, Patti e Barcellona Pozzo di Gotto.

Tra le 102 persone denunciate, molte di queste sarebbero state persone sottoposte a misure cautelari, che intascavano il sussidio perché non avevano informato l’Inps dei provvedimenti a loro carico. I denunciati alla Procura di Messina sono 32 uomini e 30 donne. 19 persone, invece, 14 uomini e 5 donne, sono state segnalate alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto; mentre altri 21, 15 uomini e 6 donne, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Patti.

Due persone, riferisce Agi, avevano reso false dichiarazioni sul numero dei membri del nucleo familiare, ricevendo quindi un contributo economico superiore rispetto a quello spettante. Altri, invece, non avevano comunicato che uno dei familiari era sottoposto a misura cautelare. Sei degli indagati avrebbero, invece, dichiarato falsamente di risiedere in Italia da almeno 10 anni.

I furbetti del doppio reddito di cittadinanza

Repubblica riferisce anche di un altro fenomeno, quello di chi ottiene il reddito di cittadinanza due volte. Molti di questi vivono tra la Sicilia e il Belgio e peserebbe, in termini di denaro, 10 milioni di euro sulle casse dello Stato, e non sarebbe un caso isolato e anche solo Sicilia, ma anche Campania, Puglia e Sardegna.