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Bimbo caduto dal balcone e morto a Napoli, domestico fermato per omicidio: il racconto di un testimone

Pubblicato: 20/09/2021 16:05

Proseguono le indagini sul caso del piccolo Samuele, il bimbo di 4 anni morto dopo essere precipitato dal balcone della sua casa a Napoli. Sulla vicenda, la Procura ha avviato un’inchiesta con fascicolo aperto per omicidio, fermato un collaboratore domestico 38enne, Mariano Cannio, iscritto nel registro degli indagati perché ritenuto fortemente indiziato. Dopo la tragedia, avvenuta il 17 settembre scorso in uno stabile di via Foria, un testimone racconta quello che avrebbe visto negli istanti immediatamente precedenti la caduta.

Bimbo caduto dal balcone e morto a Napoli: il racconto di un testimone

Il piccolo Samuele è morto dopo essere caduto dal balcone della sua casa a Napoli, precipitato da un’altezza di circa 20 metri oltre il parapetto al terzo piano di uno stabile in via Foria. Poche ore dopo la tragedia, la polizia ha eseguito un fermo per omicidio a carico del 38enne Mariano Cannio, collaboratore domestico che si sarebbe trovato in quell’abitazione al momento del dramma.

L’uomo, indagato in merito alla morte del bimbo perché ritenuto fortemente indiziato di delitto, avrebbe fornito una versione tendente ad allontanare da sé il sospetto – avanzato dagli inquirenti – di un gesto volontario. Avrebbe riferito di un incidente, tuttavia senza restituire alle indagini una dinamica dell’accaduto.

Stavamo fuori, all’improvviso abbiamo visto un bambino che cadeva – ha raccontato un testimone a Mattino Cinque . Lui (il collaboratore domestico, ndr) stava fuori al balcone, con il bambino. Poi è caduto, all’improvviso il bambino è precipitato, una cosa di un attimo, e non si è capito più niente“. 

Bimbo morto a Napoli dopo la caduta dal balcone: convalidato il fermo del domestico

Sulla posizione di Cannio era atteso l’esito del giudizio di convalida del fermo da parte del gip di Napoli, Valentina Gallo, che avrebbe convalidato il provvedimento emesso sabato scorso dalla Procura a carico del 38enne. L’uomo, accusato di aver ucciso il bimbo, secondo quanto riferito da Ansa avrebbe reso parziali ammissioni sull’accaduto.

Non intendo riferire dettagli sulle dichiarazioni rese dall’assistito“, ha dichiarato l’avvocato dell’indagato, Mariassunta Zotti, in un commento riportato dalla stessa agenzia di stampa a margine della decisione del giudice per le indagini preliminari.