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Denis Bergamini, colpo di scena dopo 32 anni: rinvio a giudizio per l’ex fidanzata Isabella Internò

Pubblicato: 20/09/2021 17:03

32 anni dopo la morte di Donato “Denis” Bergamini, si va a processo: rinviata a giudizio l’ex fidanzata del calciatore del Cosenza, Isabella Internò. A suo carico l’accusa di omicidio volontario, contestate le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Il cadavere di Bergamini fu trovato il 18 novembre 1989 lungo la statale 106 nei pressi del Castello di Roseto Capo Spulico. La famiglia non ha mai creduto alla tesi del suicidio avanzata dalla donna.

Denis Bergamini: rinvio a giudizio per l’ex fidanzata Isabella Internò

Isabella Internò è stata rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio per la morte dell’ex fidanzato Denis Bergamini. Lo riporta l’Ansa, notizia confermata dall’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia del calciatore trovato senza vita nel novembre di 32 anni fa sulla statale 106, nei pressi del Castello di Roseto Capo Spulico.

Il gup di Castrovillari, Fabio Lelio Festa, ha accolto la richiesta del pm Luca Primicerio e la donna andrà a processo dopo oltre 3 decenni dalla tragica fine del giocatore, stella del Cosenza. La prima udienza sarebbe stata fissata per il 25 ottobre prossimo. A carico di Isabella Internò l’accusa di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi. Nel corso dell’udienza, riferisce l’agenzia di stampa, Angelo Pugliese, difensore della donna, avrebbe chiesto il non luogo a procedere per la sua assistita.

Denis Bergamini: 32 anni fa l’inizio del giallo

Sono trascorsi quasi 32 anni da quel 18 novembre 1989 in cui l’allora 27enne Donato “Denis” Bergamini, calciatore in ascesa tra le fila del Cosenza, fu trovato senza vita, disteso sull’asfalto della statale ionica nei pressi di Roseto Capo Spulico. Un dramma fitto di interrogativi e ombre, con la famiglia del giocatore che non ha mai creduto alla tesi del suicidio. L’ex fidanzata, Isabella Internò, all’epoca dei fatti aveva 19 anni.

Per il pm, Luca Primicerio, Bergamini sarebbe stato prima soffocato e poi gettato sulla strada per simulare un incidente o un suicidio. Secondo l’accusa, il movente sarebbe da rintracciare nella presunta sete di vendetta della donna dopo la rottura della relazione da parte del calciatore. Donata Bergamini, sorella della vittima, si è sempre battuta per la riapertura del caso e ora arriva una prima importante svolta con la celebrazione di un processo.

Oggi per me è una giornata di grande soddisfazione professionale e personale. Finalmente ci sarà il processo per l’assassinio di Denis Bergamini“. Queste le parole dell’avvocato Fabio Anselmo all’esito dell’udienza sul rinvio a giudizio.