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Pubblica amministrazione: addio allo smart working. Dal 15 ottobre gli statali tornano al lavoro in presenza

Pubblicato: 24/09/2021 17:26

Ora è ufficiale, anche i dipendenti statali della pubblica amministrazione torneranno al lavoro in presenza a partire dal mese di ottobre. Ad annunciarlo è stato il ministro della pubblica amminstrazione Brunetta, che ha detto che il Presidente del Consiglio Draghi ha firmato il decreto.

Nel corso delle ultime settimane il ministro Brunetta era intervenuto più volte in merito al tema della pubblica amministrazione, anticipando che lo smart working sarebbe stato ridotto al 15%. I dettagli e le novità.

Pubblica amministrazione: finisce l’era dello smart working

La pubblica amministrazione torna in presenza, ad annunciarlo è stato il ministro Brunetta. La data prevista è quella del 15 ottobre, come si legge su AdnKronos: “Con la firma del presidente del Consiglio Mario Draghi al decreto che fa cessare il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nella Pubblica amministrazione, si apre l’era di una nuova normalità e si completa il quadro avviato con l’estensione dell’obbligo di Green pass a tutto il mondo del lavoro“.

Il ministro ha aggiunto: “Dal 15 ottobre ci sarà il ritorno in presenza di tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione per accompagnare la crescita e la vita dei cittadini che hanno diritto dopo 18 mesi difficilissimi, incerti e tragici, di ricominciare a vivere“.

Lo smart working sarà regolato da un contratto

Lo smart working però non finirà in soffitta, sarà infatti regolato da un contratto e da un’organizzazione specifica: “ll nuovo smartworking sarà regolato con una base dal punto di vista informatico. Avrà delle strutture, avrà una organizzazione dedicata per obiettivi, avrà un’altra condizione, la customer satisfaction, si fa smartworking per la soddisfazione dei cittadini e delle imprese, non deve essere contro i cittadini e le imprese ma per migliorare efficienza e produttività. (…) Non è necessario perché sarà contenuto nelle linee guida del decreto approvato, nelle linee guida ministeriali e il contratto viene già assunto nelle sue linee fondamentali da queste linee guida“.