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Daniele Potenzoni, nuovo avvistamento del disabile scomparso nel 2015. Il padre: “La somiglianza c’è”

Pubblicato: 26/09/2021 10:38

Si riaccende la speranza per il caso di Daniele Potenzoni, disabile autistico scomparso nel nulla a giugno 2015 mentre si trovava a Roma. È arrivata una nuova segnalazione: un uomo avrebbe visto per ben due volte una persona molto somigliante a Daniele e anche il padre ha ammesso che alcuni elementi fanno pensare ad una incoraggiante somiglianza.

Daniele Potenzoni, nuovo avvistamento sulla Nettunense

Nuovo avvistamento per Daniele Potenzoni, scomparso nel 2015 e che oggi avrebbe 41 anni. Il disabile o qualcuno di molto somigliante è stato visto da un autotrasportatore 53enne che ha provveduto poi a segnalare il doppio episodio alla famiglia di Daniele. Da qui, la nuova segnalazione è arrivata a Quarto Grado e si riaccende così la speranza che possa trattarsi proprio di lui. Il testimone ha visto, il 16 e 21 settembre, una persona lungo la Nettunense, strada che collega Aprilia ad Anzio.

A confermare che la pista è valida, quantomeno di essere verificata, è il padre di Daniele. Intervenuto nel corso del programma, Franco Potenzoni ha confermato che quella persona gli ricorda il figlio scomparso: “Il dettaglio che più mi ha colpito è la testa e il naso, anche se l foto è fatta da lontano si vede un po’ il naso come potrebbe averlo lui“. Poi ha aggiunto: “Anche la camminata, potrebbe essere. Non mi illudo ma vedremo gli sviluppi, ma la somiglianza c’è. Il padre prova anche a contestualizzare l’avvistamento: “Potrebbe trovarsi nei campi fuori da Roma. Lui doveva lavorare, rendersi utile. Chi me lo dice magari che c’è qualcuno che lo fa lavorare li senza sapere che lo cerchiamo?”.

L’immagine dell’avvistamento di Daniele Potenzoni mostrata a Quarto Grado

La scomparsa di Daniele Potenzoni: 7 anni di avvistamenti

Per la famiglia, 7 anni da incubo. Tanto è passato da quanto Daniele Potenzoni, allora 34enne, è scomparso nel nulla. Era il 10 giugno 2015 e Daniele, disabile autistico che viveva nel milanese, era a Roma per una visita in Vaticano. Il suo gruppo si trovava nella stazione della metro Termini quando è stato visto l’ultima volta: le telecamere lo mostrano tra la folla, poi più nulla se non vari avvistamenti rivelatisi un buco nell’acqua.

L’ultimo avvistamento risale ad ottobre 2019 in un bar della capitale, poi rivelatosi falso. Ancora prima, una lettera anonima indirizzava in un convento dove potrebbero averlo visto, ma niente di fatto. Anni di false piste e speranze disattese per i genitori, incrollabilmente convinti che il figlio sia vivo, forse solo e sperduto. Per questo, il nuovo avvistamento e l’ammissione di somiglianza da parte dei familiari è accolta come una nuova speranza cui aggrapparsi.

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