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Caso Eitan, oggi la seconda udienza a Tel Aviv: come sta il bambino e quali sono i rapporti fra le due famiglie

Pubblicato: 08/10/2021 15:10

Oggi a Tel Aviv si tiene la seconda udienza sul caso del piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. Il bambino si trova attualmente in Israele, dopo che il nonno Shmuel Peleg è partito con lui su un jet privato, senza avvisare la zia paterna che lo aveva in custodia. Ora, il portavoce della famiglia materna fa luce sulle condizioni del bambino e sui rapporti con i parenti in Italia.

Caso Eitan Biran: oggi la seconda udienza per l’affidamento dopo la tragedia del Mottarone

I familiari di Eitan Biran sono riuniti in queste ore a Tel Aviv, per prendere parte alla seconda udienza sul caso che lo riguarda. Il piccolo è il solo sopravvissuto nell’ormai tristemente nota tragedia del crollo della funivia Stresa-Mottarone, avvenuta il 23 maggio. Nell’incidente, il bambino ha perso i genitori e il fratellino e da mesi ormai la zia paterna, Aya Biran è stata riconosciuta come sua tutrice legale. Lo scorso 11 settembre, il nonno materno Shmuel Peleg è partito con il bambino in direzione di Israele, servendosi di un jet privato partito dalla Svizzera. Da allora, le due famiglie del bambino si contendono la sua custodia.

La sorella del papà di Eitan vive in Italia e si è recata a Tel Aviv per cercare di ottenere la sua custodia legale. Shmuel Peleg è attualmente indagato per sequestro di persona. Il portavoce della famiglia paterna del piccolo, spiega Ansa, ha rilasciato alcune dichiarazioni prima delll’ingresso in aula. L‘udienza di oggi, ha sottolineato, “non riguarda la questione del bene del bambino, né il suo affidamento, né quant’altro”. “Sarà centrata solo sulla questione della restituzione del bambino rapito sulla base della convenzione dell’Aja” ha aggiunto.

Eitan: come sta e quali sono i rapporti fra le sue due famiglie

Anche il portavoce della famiglia Peleg ha rotto il silenzio nelle ultime ore a proposito del piccolo Eitan Biran. Sta bene” in Israele ha riferito a Adnkronos Gadi Solomon. I rapporti tra le famiglie sono corretti ha inoltre aggiunto in riferimento alla questione parentale da settimane al centro dell’attenzione internazionale. L’ultima udienza, avvenuta lo scorso 23 settembre, ha stabilito che Aya Biran può vedere il nipotino per 3 volte alla settimana.

Proprio al termine del primo incontro legale, gli avvocati delle famiglie avevano rilasciato un comunicato contenente indicazioni importanti in merito alla tutela del bambino. “Non pubblicheremo nessuna informazione né sul contenuto dell’udienza né sulle condizioni di salute di Eitan e chiediamo alla stampa di fare altrettanto. I legali delle due famiglie hanno definito le intese, raggiunte su istruzione della giudice, volte a ‘difendere il piccolo Eitan e la sua sicurezza, la sua integrità e la sua tranquillità‘” le loro parole.