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Rocco Siffredi ricorda il lutto che ha segnato la sua vita. “Quel giorno ha cambiato la nostra famiglia”

Pubblicato: 14/10/2021 13:40

Rocco Siffredi ha ricordato il lutto che ha segnato la sua vita e quella della sua famiglia. L’attore, ospite al programma di Pierluigi Diaco su Rai 2 Ti Sento, si è raccontato in una lunga e intensa intervista. Rocco Siffredi ha stupito e commosso il pubblico svelando questo retroscena doloroso della sua vita; aveva solo 6 anni.

Rocco Siffredi ricorda il lutto vissuto all’età di 6 anni

Siamo abituati a pesare a Rocco Siffredi sotto una luce completamente diversa. Questa volta invece, il celebre attore hard si è aperto ad un racconto di sé intimo e sincero, a tratti profondamente commovente. In particolare, la conversazione è iniziata da uno dei momenti più drammatici della sua vita, un lutto che gli ha stravolto la vita. All’età di 6 anni, Rocco Siffredi ha perso il fratello maggiore Claudio. Aveva solo 12 anni e, per una crisi epilettica, morì nel sonno.

Per Siffredi quel giorno rimane ancora oggi indelebile nella memoria. “Sono all’asilo, mi vengono a prendere: non è come al solito mia sorella ma una vicina di casa” racconta a Diaco. E prosegue: “Mi porta a casa e io sento le grida sotto casa […] quel giorno ha cambiato la nostra famiglia.”

Rocco Siffredi racconta l’amore per la madre

Il ricordo di questo terribile lutto si intreccia inevitabilmente con il rapporto che lega Siffredi alla madre. Dopo la morte di Claudio, Rocco passerà 6 mesi a casa della zia. Al suo ritorno, racconta, sua madre era cambiata: “Mia madre l’ho vista soffrire sempre. Una donna che perde un figlio di 12 anni per una crisi epilettica, io ne avevo 6, e tutto ad un tratto impazzisce. Mia mamma metteva da mangiare sul tavolo anche per mio fratello Claudio che non c’era più.”

Un dramma, quello vissuto dalla donna, che l’ha segnata per sempre e che ha determinato il rapporto tra l’attore e il genitore, portandolo a provare un enorme amore per lei. Determinato a non deluderla in alcun modo, Siffredi gli è sempre stato molto vicino. Rocco sognava un riscatto per la condizione di sua madre, voleva renderla felice. L’ha sempre cercata di comprendere, di accoglierla, anche quando la disperazione e il disorientamento della perdita la portavano ad avere reazioni eccessive e mancanza di lucidità.

E rispetto al difficile ruolo di genitore, una parentesi dell’intervista la dedica a tutti coloro che perdono i propri figli. “La perdita di un figlio è terrificante” osserva, e aggiunge: “Io ne ho due, quanto basta per rovinare tutto? Niente, zero, un attimo.”

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