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Tampon Tax, l’iva sugli assorbenti scende dal 22 al 10% in Italia con la prima manovra del governo Draghi

Pubblicato: 20/10/2021 11:09

La prossima Legge di Bilancio includerà la manovra per abbassare l’aliquota dell’iva sugli assorbenti. Dopo anni di richieste e tentativi, la prima manovra del governo di Mario Draghi sembrerebbe aver trovato una “soluzione di compromesso”. Gli assorbenti non saranno più tassati al 22%, ma al 10%. Fra gli altri Paesi europei, in molti sono già intervenuti da tempo su questo fronte.

Tampon Tax, l’iva cala al 10%: la decisione del governo

“Il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile” è uno dei punti fondamentali del comunicato finale di Palazzo Chigi redatto al termine del Consiglio dei Ministri per l’approvazione del documento programmatico di Bilancio. La “Tampon Tax” è un'”extra tassa”, ricorda La Repubblica, che grave sulle finanze delle donne con ciclo in Italia. Nel nostro Paese è fissata attualmente al 22%, ma per i beni di prima necessità ha un valore del 4%. Per molti prodotti sono già previste aliquote agevolate al 5 e al 10%. In Parlamento sono state avanzate numerose richieste di riduzione della percentuale nel corso degli anni, ma le Maggioranze si sono sempre opposte. Queste ultime infatti hanno individuato nel costi necessari per coprire la misura il più grande ostacolo operativo. Secondo le stime del Ministero dell’economia e delle finanze infatti, per ridurre l’aliquota dal 22% al 5% sarebbe necessaria una spesa di oltre 300 milioni di euro.

Il M5S, Italia viva e il Partito Democratico si sono schierati a favore di un ulteriore abbassamento della tassa in queste ore. Iv parla su Facebook di “tassa non equa a carico della metà dell’Italia che è donna”. La portavoce del Movimento 5 Stelle Elisa Tripoldi l’ha invece definita una “una tassa ingiusta e una vera e propria discriminazione fiscale verso le donne”.

L’Italia riduce la tassa sugli assorbenti: la Tampon Tax in Europa

Per anni, la situazione dell’Italia è stata messa a confronto con le iniziative attuate dagli altri Paesi europei in tema di Tampon Tax. In Irlanda, ricorda La Repubblica, la tassa sui tamponi è pari a zero già dal 2006. La Francia ha una percentuale del 5,5%, mentre in Portogallo e Paesi Bassi quest’ultima è pari al 6%. Il Regno Unito ha avuto l’aliquota al 5% fino allo scorso anno, ma a gennaio è stata ridotta a zero. In Germania, una petizione ha permesso l’abbassamento della tassa dal 19 al 7%, spiega Il Fatto Quotidiano. Nel nostro continente esistono comunque ancora Paesi che fissano la Tampon Tax a livelli superiori a quelli dell’Italia. In Ungheria corrisponde al 27%. La Danimarca, la Svezia e la Norvegia l’hanno invece fissata al 25%.

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2021 14:21