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Variante Omicron, primo caso in Italia: l’uomo rientrato dal Mozambico era vaccinato con due dosi

Pubblicato: 27/11/2021 21:31

La variante Omicron è arrivata in Italia: il sequenziamento sul tampone dell’uomo rientrato dall’Africa australe è stato trovato positivo proprio alla nuova variante del SarS-CoV2 che sta preoccupando l’Europa e il mondo. Secondo quanto riportato, l’uomo sarebbe vaccinato con entrambe le dose. Le sue condizioni.

Variante Omicron: chi è il primo caso scoperto in Italia

La notizia è iniziata a circolare nelle scorse ore: un uomo rientrato da un viaggio in Africa è stato messo in isolamento dopo essere stato trovato positivo al Coronavirus con un tampone molecolare. Dal momento che proprio da quella parte del mondo sta arrivando la quattordicesima variante rinominata Omicron, per l’uomo e i 5 familiari è scattato subito l’isolamento e il conseguente sequenziamento, che ha confermato i sospetti. Dopo Olanda, Gran Bretagna e Germania, confermato quindi in Italia il primo caso.

Le agenzie di stampa riferiscono che si tratta di un professionista campano di 55 anni, dipendente di una azienda internazionale. Nei giorni scorsi l’uomo è rientrato dal Mozambico e le stesse fonti riferiscono che risulta vaccinato con due dosi, il che sottolinea ancora una volta la preoccupazione per una variante particolarmente trasmissibile e con alta fuga immunitaria. Il primo caso italiano sarebbe paucisintomatico, ovvero avrebbe sviluppato pochi sintomi del Covid-19.

Variante Omicron, smentiti contatti in Lombardia

A identificare la variante Omicron nel campano è stato il Laboratorio di Microbiologia Clinica, Virologia e Diagnostica delle Bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano. Le fonti riferiscono che sono stati al momento smentiti contatti positivi in Lombardia, dove sarebbe transitato l’uomo di ritorno dal Mozambico. Giusto ieri il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato lo stop agli arrivi in Italia per coloro che sono stati in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia e Eswatini negli ultimi 14 giorni.

Secondo quanto riferisce Ansa, l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha annunciato di aver richiesto al Ministero “i nominativi delle liste di imbarco dei residenti nel Lazio che siano entrati in Italia attraverso lo scalo Internazionale di Fiumicino negli ultimi 15 giorni dalle zone interdette“. In questo modo, specifica, si potrebbe “sottoporre queste persone a screening attraverso i tamponi molecolari“.