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Luca Morisi, richiesta l’archiviazione del caso del guru della Lega: la “droga dello stupro” non sarebbe sua

Pubblicato: 30/11/2021 10:01

L’ex responsabile della comunicazione della Lega Luca Morisi è nel mirino degli investigatori da mesi ormai. Su di lui è stata attivata un’inchiesta in merito a una presunta notte di sesso e droga con due giovani. Nel corso di un interrogatorio con i pubblici ministeri, Morisi aveva negato sin da subito di aver acquistato la “droga dello stupro“. Ora i magistrati chiedono che il caso venga archiviato.

Caso Luca Morisi: verso l’archiviazione

La vicenda giudiziaria relativa a Luca Morisi sarà archiviata. Come fa sapere il Corriere della Sera, la procuratrice Angela Barbaglio ha sottolineato che “la richiesta di archiviazione è per particolare tenuità del fatto“. ll creatore della “Bestia” aveva confessato di aver acquistato della cocaina da utilizzare nel corso della serata trascorsa con i due giovani rumeni il 14 agosto a Belfiore (Verona). Nelle chat contenenti la conversazione fra Morisi e i due era presente un riferimento alla “droga dello stupro”. Tuttavia, dallo scambio di messaggi si comprende come non sarebbe stato l’esperto di comunicazione della Lega a procurarsi personalmente questa sostanza.

Luca Morisi dallo scambio di messaggi all’appuntamento: l’uso della droga

Ti portiamo G. Tu cosa usi? avrebbero infatti scritto i suoi interlocutori, riferendosi proprio alla “droga dello stupro”. Morisi avrebbe accettato questo proposta, accordandosi con loro per un pagamento di 2.500 euro. La notte del loro appuntamento tutti e tre, riferisce il Correre della Sera, si sarebbero “sballati”. Alle 15.30 del giorno successivo qualcuno avrebbe poi contattato i carabinieri, chiedendo di intervenire per via di un furto. Al loro arrivo, le forze dell’ordine avrebbero però trovato Morisi e i due giovani intenti a litigare. Uno di loro avrebbe accusato Morisi e consegnando un flacone di Lgh. “Abbiamo consumato cocaina, ce l’ha data lui” avrebbe dichiarato, facendo scattare la perquisizione.

Entrati in casa di Morisi, i carabinieri avrebbero trovato tracce di polvere bianca su due vassoi. Lo stesso esperto social avrebbe consegnato loro una bustina con 0,31 grammi di cocaina. Per lui e gli altri due uomini è quindi scattata la denuncia per cessione di stupefacenti. Il 1° settembre si dimette da capo della comunicazione di Salvini, alludendo a “motivi personali“.