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Katia Ricciarelli, frase omofoba al GF Vip: “È normale o gay?”. Scoppia la polemica contro la cantante

Pubblicato: 02/12/2021 23:28

Katia Ricciarelli e il Grande Fratello Vip finiscono ancora una volta in una bufera. In rete la cantante è pesantemente criticata per una frase pronunciata parlando di un coinquilino della Casa: ha chiesto se fosse “normale” oppure omosessuale, un atteggiamento retrogrado e omofobo che ha spinto di nuovo a interrogarsi su quanto sia veramente sano un programma del genere.

Katia Ricciarelli su Biagio D’Anelli: “È normale o gay?”

Chissà se anche questa volta Alfonso Signorini liquiderà la questione sfruttando ancora il fantasma del politicamente corretto, uno scudo dietro cui sono stati riparati più volte atteggiamenti ritenuti da molti oltre il limite. Solo due giorni fa il conduttore ha dismesso come “scemenze” le accuse di razzismo dirette anche in questo caso alla Ricciarelli, per aver definito scimmiette le sorelle Selassie. Ora, la cantante si è lasciata andare ad un espressione che difficilmente può essere giustificata con altrettanta nonchalance. Parlando di Biagio D’Anelli, la Ricciarelli ha domandato a Soleil Sorge e Manila Nazzaro: “È normale o gay?“.

Inizialmente, come si vede nel video, la concorrente ha solo chiesto se fosse normale, poi di fronte alla perplessità delle coinquiline ha sottolineato proprio: “È gay?“. Le due si sono limitate a dire che “Non mi risulta“, ma la Ricciarelli riesce addirittura a peggiorare la situazione: “Spero di no perché sennò si perdono tutti gli uomini per strada qua”.

Katia Ricciarelli, la frase omofoba e un problema che il GF non si scrolla di dosso

Ci risiamo. Il valzer delle polemiche sul GF Vip riparte dopo solo tre giorni: contro la Ricciarelli si è scatenata la rete, che contesta infatti la frase omofoba pronunciata nei confronti di Biagio. Perchè no, in questo caso non c’è modo di salvarla: dire “è normale o gay”, come se una cosa escludesse l’altra, è proprio l’abc di quei comportamenti omofobi che tuttora persistono in Italia e impediscono di costruire una società civile finalmente equa e solidale con tutti gli orientamenti sessuali. Il problema non è solo la Ricciarelli, però: si potrebbe anzi dire che l’intero programma è studiato e pensato proprio per indurre i vip a fare gaffe e dare di cui discutere per un’intera settimana.

Il problema è quando questo atteggiamento non viene stigmatizzato, quando non si coglie l’occasione per dire: “ok, telespettatori, questa frase che avete sentito è sbagliata ed è necessario affrontare seriamente l’argomento per riuscire a fare informazione ed educazione anche tramite l’intrattenimento”. Nulla di tutto questo è finora successo. Anzi, abbiamo sentito Signorini dire che il razzismo è una scemenza, che è contro a tutti gli abortianche dei cani e a giustificare la qualunque. Riuscirà a farlo anche ora che la questione lo riguarda così da vicino? Accetterà di sentirsi dire che o è normale o è gay? Per la Ricciarelli in molti stanno chiedendo la squalifica, ma sarebbe addirittura un atto ipocrita alla luce dei tanti casi in cui si è deciso diversamente.

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