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Giancarlo Giannini ricorda Lina Wertmüller, scomparsa oggi a 93 anni. “Grazie a lei una stella a Hollywood”

Pubblicato: 09/12/2021 15:33

La scomparsa di Lina Wertmüller ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del cinema italiano. A seguito dell’annuncio della morte in tanti hanno voluto ricordarla; tra questi c’è anche Giancarlo Giannini, attore lanciato proprio dalla stessa Wertmüller.

Lina Wertmüller si è spenta oggi all’età di 93 anni, come riferito da un amico di famiglia, la regista se ne è andata circondata dagli affetti a lei più cari.

Giancarlo Giannini ricorda l’incontro con Lina Wertmüller

È stata la persona più importante che io abbia incontrato nella mia vita“, così in un’intervista al Corriere della Sera Giancarlo Giannini ha ricordato la compianta Lina Wertmüller. L’attore ha visto partire la sua carriera proprio grazie alla regista tant’è che lui stesso ha detto: “Grazie a lei ho avuto una stella a Hollywood. E Lina è stata la mia vera maestra, ma sul set era aggressiva“.

Giannini ha ricordato il loro primo incontro durante uno spettacolo che lo vedeva in scena ai tempi dei suoi studi presso l’Accademia Silvio D’Amico: “Avevo il grande Orazio Costa come insegnante“. Su Wertmüller Giannini ha aggiunto: “Conosceva il mondo dello spettacolo a 360°. Mi ha aperto la mente e mi ha fatto capire cos’è la fantasia“. Ai tempi del loro primo incontro, Giannini aveva circa 22 anni e due anni dopo ha esordito in Rita la zanzara con Rita Pavone. Nel 1972 l’exploit di Mimì metallurgico ferito nell’onore.

Il rapporto tra Giancarlo Giannini e Lina Wertmüller

Giannini ha ricordato poi gli anni sul set e il rapporto con Lina Wertmüller: “Molto decisa, anche aggressiva spesso. Capiva la psicologia di attori e attrici. Ci tirava fuori il meglio. Ci divertivamo molto. Sono film comici che pur nascendo nell’alveo della Commedia all’italiana hanno un colore tutto loro, un po’ farsesco”, si legge sempre sul Corriere, “Un modo diverso rispetto al cinema di allora. Abbiamo avuto successo, li accompagnavamo in America come se fossero figli, portavamo le pellicole sotto il braccio. Eravamo una bella coppia professionale, riuscivo a mettere in pratica le idee di Lina“.

Ci siamo visti anche di recente, l’ho accompagnata a Cannes. Credo che il fatto che a Hollywood io sia il solo attore maschio italiano ad avere la stella alla Walk of Fame, dopo Rodolfo Valentino (così mi hanno detto, altra cosa è l’impronta delle mani sull’asfalto), lo debba molto a Lina“.