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Patrick Zaki ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa: “È grazie a tutti voi se sono a casa”

Pubblicato: 12/12/2021 21:32

Lo studente Patrick Zaki, scarcerato pochi giorni fa dopo 22 lunghissimi mesi, è stato ospite questa sera di Che tempo che fa di Fabio Fazio. L’annuncio è stato dato dallo stesso conduttore poche ore prima con un tweet. Ha definito un sogno e una gioia vera poter parlare con lui: ovazione del pubblico per il giovane egiziano.

Le prime parole di Patrick Zaki dopo la scarcerazione a Che tempo che fa

Siamo davvero emozionati di poter annunciare che Patrick Zaki questa sera a Che tempo che fa“: parole arrivate poche ore fa da Fabio Fazio, che hanno anticipato un momento estremamente emozionante per la storia di questo ragazzo e di un Paese intero che ha chiesto a gran voce la sua liberazione. Quando è apparso sullo schermo, il pubblico di Che tempo che fa gli ha riservato un’ovazione. Poi, il momento tanto atteso: le prime parole di Patrick Zaki dopo la scarcerazione: “È grazie a tutti voi se sono a casa“.

Poi ha detto: “Sto proprio bene. Devo ringraziare tutti. Sto ancora cercando di capire cosa mi è successo ma mi sembra di essere in un sogno. Sogno onorato di poter essere qui. Grazie a tutto il programma e a quello che avete fatto per me“. Zaki poi ha rivelato il momento in cui ha saputo che sarebbe stato fuori dal carcere: “Quando sono stato in grado di guardare la strada e uscire dalla stazione di polizia, ero confusissimo. Ho chiesto cosa stesse succedendo. Quando sono salito in macchina ho chiesto se davvero mi avevano lasciato libero“.

Patrick Zaki racconta i 22 mesi di prigionia in Egitto

Lo studente di Bologna è uscito dal carcere, ma è ancora sotto processo. L’udienza di processo è il 01 febbraio 2022 e tiene le dita incrociate, sperando di poter tornare al più presto a Bologna: “Voglio essere a bologna anche domani, sarebbe un sogno” ha detto. Enorme l’amore del ragazzo per l’Italia, ricambiato da un Paese che ha marciato per le strade per lui. Patrick Zaki ha anche raccontato i 22 mesi di prigionia in Egitto e il momento più duro: “Sono stato tagliato fuori da tutto, naturalmente il momento terribile è stato quando mi hanno detto di aspettare 2 minuti al controllo passaporto. Ero ansioso, pensavo a cosa sarebbe successo. È stato terribile e spero non capiti a nessuno“.

La forza durante questi lunghi mesi l’ha trovata pensando alla famiglia, agli amici, all’Italia e ai bolognesi che porta nel cuore. Ma c’è stato anche un momento in cui ha temuto il peggio: “Fino a poche ore prima che mi rilasciassero ero preoccupato, poi mi sono ritrovato fuori ed è stata un emozione incredibile“. Una volta fuori, “ho fatto una doccia, per fare qualcosa di diverso, con l’acqua calda. il mio corpo voleva davvero quella sensazione“. Bentornato alla vita, Patrick.