Vai al contenuto

Patrick Zaki libero: il primo abbraccio con la famiglia e le parole dello studente dopo la scarcerazione

Pubblicato: 09/12/2021 08:32

Patrick Zaki è libero e ha riabbracciato la sua famiglia dopo 22 mesi di detenzione. Uno spiraglio di luce per lo studente egiziano dell’università di Bologna, non ancora assolto dalle accuse che lo vedono a processo sotto gli occhi di un mondo che continua la battaglia per la sua piena libertà. Sui social la prima foto dopo la scarcerazione, un momento emozionante cristallizzato nell’abbraccio alla sorella e alla famiglia che, in prima linea, non ha mai smesso di lottare.

Patrick Zaki libero: il primo abbraccio con la sorella dopo la scarcerazione

È una foto che profuma di svolta quella che arriva da Mansura dopo la scarcerazione di Patrick Zaki 22 mesi dopo l’inizio di una detenzione che ha tenuto il mondo con il fiato sospeso per le sue sorti, un’immagine, diffusa su Twitter dalla ong Eipr per cui lo studente egiziano lavorava, che ricalca la gioia per il suo ritorno a piede libero e che lo vede stretto nel primo abbraccio con la sorella. Marise. Non è una vittoria completa, perché è ancora sotto processo e rischia 5 anni di reclusione, ma almeno potrà stare a casa in attesa del giudizio e questo vale tantissimo in una delicatissima vicenda che interessa il mondo intero e la lotta per la libertà di ogni singolo individuo.

Dopo quasi 2 anni e una odissea snervante dietro le sbarre, Patrick Zaki riabbraccia la madre e tutti i suoi affetti, stretti intorno a lui e a una storia che non può dirsi, purtroppo, ancora chiusa. Lo studente egiziano dell’Università di Bologna è stato arrestato al suo arrivo in Egitto il 7 febbraio 2020 – accusato di aver diffuso notizie false “dentro e fuori” il suo Paese d’origine – e il giudice, poche ore fa, ne ha disposto il rilascio con aggiornamento dell’udienza al prossimo 1 febbraio. Il processo quindi continua.

Le prime parole di Patrick Zaki dopo la scarcerazione

Come riporta Ansa, il primo pensiero di Patrick Zaki è andato all’Italia, con un ringraziamento alle istituzioni e a Bologna per tutto il sostegno in questi mesi. “Voglio tornarci il prima possibile“, ha detto appena tornato ai suoi affetti, su tutti la madre Hela, la fidanzata e la sorella.

Tra le sue prime parole dopo la scarcerazione, “Tutto bene” e “Viva Bologna”, in primo piano il segno di vittoria con le dita. Poco dopo il rientro a casa, lo studente e attivista ha indossato una maglietta dell’Università di Bologna assaporando una pagina di felicità dopo mesi di buio. Attualmente, riporta ancora l’agenzia di stampa, non è chiaro se sia destinatario di un divieto di espatrio ma non avrebbe comunque obbligo di firma e sarebbe libero di spostarsi all’interno dell’Egitto.

Guarda il video: