Il piano inserito nel Dl Recovery partirà nel 2022. È stato sottoposto all’esame della Commissione di Bilancio della camera, anche se alcuni politici si sono opposti all’iniziativa. Eccolo nel dettaglio:
Dl Recovery: multa ai negozianti
Secondo la proposta di emendamento di Gian Pietro Dal Moro (Pd) e Roberto Pella (Fi), dal 1° gennaio 2022 i negozianti verranno multati di 30 euro con un aumento del 4% in relazione al valore della transazione a cui è stato rifiutato l’utilizzo del dispositivo di pagamento elettronico. Sarà dunque necessario per i commercianti munirsi di POS in modo da consentire a tutti i clienti di poter usufruire del pagamento rendendo disponibile almeno uno dei circuiti bancari. In Italia l’obbligo del POS era già presente, ma non erano specificate delle multe in caso di mancato utilizzo da parte del negoziante. Ci sarà dunque un maggior numero di controlli in modo da evitare che il fenomeno possa ricrearsi e permettere il corretto utilizzo delle carte di credito e debito all’interno degli esercizi commerciali. L’obiettivo è infatti quello di evitare incassi non dichiarati.
Critiche al Dl Recovery: i negozianti non sono favorevoli
Non mancano però i contrari a questa iniziativa. Secondo Luca Squeri (Fi) dopo due anni finalmente i commercianti stanno uscendo dalla crisi del periodo Covid-19: “Surreale penalizzarli ancora”. I negozianti inoltre non sono favorevoli ad utilizzare la moneta elettronica a causa di un credito di imposta molto alto, circa il 100% delle commissioni bancarie sui pagamenti ricevuti tramite pagamento elettronico. Ma un altro problema riguarda la connessione internet, talvolta assente o inadeguata per permettere l’utilizzo del POS. Ecco perché tra le richieste per poter utilizzare il dispositivo di pagamento elettronico si chiede una copertura internet che permetta di eseguire le operazioni e un abbassamento delle commissioni bancarie, per agevolare i commercianti.