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Alibaba, dipendente accusa collega di molestie sessuali: l’azienda la licenzia

Pubblicato: 15/12/2021 10:23

Il gigante dell’e-commerce Alibaba, da qualche settimana, si trova su una graticola mediatica: l’azienda ha infatti licenziato lo scorso 25 novembre una dipendente che, pochi mesi prima, aveva denunciato di essere stata vittima di molestie sessuali durante un viaggio di lavoro ed aveva anche dichiarato che Alibaba non avrebbe gestito in modo idoneo la situazione, tutelandola come lei avrebbe richiesto.

La notizia del licenziamento insieme ad alcune dichiarazioni fatte successivamente dalla donna, ha sollevato numerose polemiche ed ha posto nuovamente l’attenzione sul problema ormai noto delle molestie sessuali sul lavoro -e sulla gestione delle stesse- in Cina.

Dipendente accusa Alibaba di non averla tutelata e assistita

I fatti sono stati raccontati dalla donna, che la stampa chiama solamente Zhou al fine di proteggere la sua identità, lo scorso agosto. Zhou ha raccontato di aver fatto un viaggio di lavoro durante il quale avrebbe subito molestie sessuali da un collega (alcune fonti si riferiscono al presunto aggressore definendolo un cliente dell’azienda) e di averlo fatto presente all’azienda, che però non avrebbe reagito mettendo in atto i provvedimenti necessari per tutelare la donna nell’ambiente lavorativo. Nello specifico, in un documento di 11 pagine diffuso internamente alla società, la donna ha raccontato che un uomo denominato Mr Wang l’avrebbe costretta a bere alcol durante la serata, per poi baciarla. La donna avrebbe anche raccontato di essersi svegliata il mattino dopo completamente nuda e di non ricordarsi niente di cosa fosse successo la sera prima. Inoltre, pare che la donna si sia procurata i video delle telecamere di sorveglianza, dalle quali si vedrebbe l’uomo entrare e uscire 4 volte dalla sua stanza.

Il 25 novembre scorso, in tutta risposta, la donna avrebbe ricevuto una lettera di licenziamento: nel documento Alibaba spiegava di aver deciso di licenziarla sostenendo che la donna avrebbe diffuso false informazioni sull’evento avvenuto e che avrebbe accusato in maniera totalmente ingiusta l’azienda. Il Dahe Daily, testata filogovernativa cinese, ha diffuso parte della lettera di licenziamento ed ha dato molto spazio alla vicenda, raccogliendo anche le reazioni della donna successive al licenziamento.

Zhou contro Alibaba: le parole dopo il licenziamento

La donna ha raccontato a Dahe Daily di essere stata raggiunta da moltissime lettere inviatele da donne vittime di molestie sul lavoro che le avrebbero raccontato di non aver avuto il coraggio di denunciare, e di aver taciuto. Zhou avrebbe spiegato di comprendere la decisione di queste donne in quanto la decisione di denunciare, nel suo caso, avrebbe portato altra sofferenza: “Il mio cuore soffre per queste persone, ma posso capire perché hanno scelto di affrontarlo in questo modo. Non farò appello ad altre vittime di aggressioni sessuali affinché si facciano avanti e condividano le loro storie, poiché ciò potrebbe causare loro di soffrire ancora di più”.

Le autorità stanno indagando sulla vicenda, e preventivamente il presunto aggressore è stato raggiunto da un mandato d’arresto.

Cina, non solo Alibaba: il problema delle molestie sul lavoro

La vicenda ha avuto enorme risonanza in Cina, dove il problema delle molestie sul lavoro è ormai diventato noto a livello mediatico. Si sono susseguite negli ultimi anni le denunce e le fughe di notizie che raccontavano di dipendenti costrette a giochi erotici spacciati per esercizi di teambuilding -è il caso di Tencent, azienda accusata di sottoporre le donne a simulazioni forzate di atti sessuali- ed è ormai un rilevante problema l’immobilismo del governo di Pechino davanti a tali denunce.

Alibaba, titolo in borsa a rischio

Nel caso di Alibaba, alcune fonti internazionali ipotizzano che ci sia invece una strategia più sottile nella diffusione della notizia: Dahe Daily è, come specificato, un giornale filo-governativo ed il caso Zhou potrebbe essere stato viralizzato allo scopo di danneggiare in Borsa il titolo di Alibaba, che nelle scorse settimane era cresciuto molto. È nota, infatti, la battaglia di Pechino ai giganti dell’e-commerce. Si tratta comunque di un’ipotesi che non avrebbe nulla a che fare con il fatto in sé, che se dovesse essere confermato in toto segnerebbe un nuovo, negativo risultato nella lotta alla violenza sulle donne in Cina.