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Antonino Cannavacciuolo: quanto costa mangiare nei ristoranti del noto giudice di MasterChef Italia

Pubblicato: 23/12/2021 19:07

Diventato famoso con i programmi televisivi di cucina, Antonino Cannavacciuolo, classe 1975, ha iniziato a farsi strada nel mondo dei fornelli da giovanissimo. Nel 1999 prende in gestione Villa Crespi, in edificio storico del 1879, insieme a sua moglie Cinzia Primatesta. Il locale è situato nel comune di Orta San Giulio, in provincia di Novara e si trova a pochi passi dal lago d’Orta. Fiore all’occhiello dello chef, il ristorante offre dei viaggi culinari con piatti unici. Ma non è il solo.

Villa Crespi, il ristorante di Antonino Cannavacciuolo

Certamente per Antonino Cannavacciuolo tutti i suoi locali sono preziosi, ma guardando i numeri Villa Crespi è la punta di diamante. Hotel e ristorante, nel 2003 riceve la prima stella Michelin e tre anni dopo la seconda. L’unico suo ristorante ad averne due. Parlando di ristorante è dunque doveroso dare un’occhiata ai menù offerti dallo chef, costantemente ricchi di novità.

Vi sono due menù degustazione. Il primo, denominato “Degustazione Carpe Diem”, è composto da sei portate. Prevede: il “Buon Viaggio” di Antonino Cannavacciuolo; Frutto della passione, aglio nero, sedano rapa, scorzonera; Plin di anatra, zuppetta di fegato grasso, latte di bufala e lampone; Maialino in porchetta, cerfoglio e animelle; Pre dessert; Dessert Villa Crespi. Il tutto a un costo di € 170 a persona, a cui si può abbinare, come ricorda il sito del ristorante, la degustazione dei vini al prezzo di € 80, e la selezione di formaggi, dal costo di € 20 a persona.

Antonino Cannavacciuolo e il menù “itinerante”

Chi invece intende viaggiare attraverso i sapori della penisola italiana a € 200 può provare la “Degustazione itinerario dal sud al nord Italia”. Si inizia sempre con: il “Buon Viaggio” di Antonino Cannavacciuolo, proseguendo con gli scampi di Sicilia alla “pizzaiola”, acqua di polpo; Linguina di Gragnano, calamaretti, salsa al pane di segale; Triglia, cavolo nero, provola affumicata; Piccione, fegato grasso al grué di cacao, salsa al Banyuls; Pre dessert; Dessert Villa Crespi. Anche in questo caso l’aggiunta dei formaggi prevede un supplemento di € 20, mentre i vini, “da nord al sud” hanno un prezzo di € 100.

Se si desidera scegliere le proposte del menù alla carta, tra gli antipasti ci sono il tonno vitellato (€ 60) e i gamberi di Sicilia (€ 50), ma anche la tartare di mozzarella, le verdure in agrodolce, la colatura di cime di rapa (€ 50). Fra i primi c’è lo spaghetto allo zafferano, ricci di mare, quinoa croccante (€ 50) e altre proposte all’incirca allo stesso presso. Nella lista dei secondi c’è l’anguilla alla beccafico, scarola e arance (€ 60), ma anche l’ombrina, con alghe marine e carciofi. I dolci sono vari, ma fra questi non manca la pastiera, con il suo costo di 30 €.

Antonino Cannavacciuolo e il Piemonte: la terra dei suoi bistrot

Campano DOC, il giudice di MasterChef nato a Vico Equense ha però molti dei suoi locali in Piemonte. Nel 2015 a Villa Crespi si aggiunge il Cannavacciuolo Café & Bistrot di Novara, 1 stella Michelin nel 2018, e nel 2017 il Cannavacciuolo Bistrot nel capoluogo piemontese che impiega un solo anno per guadagnarsi la prima stella. Nel bistrot novarese, due menù si contendono il palato dei clienti. Il menù café include la caffetteria, i vini, cocktail e un assortimento che va da insalate a sandwich, alcuni primi piatti e secondi, come lo sgombro in carpione. A completare la lista una ricca offerta di dolci.

Il menù del bistrot Sipario costa € 95 e conta in totale cinque portate. Come per il ristorante di Villa Crespi è possibile abbinare i formaggi, cinque a € 24 o sette a € 28, e i diversi vini, € 35 per tre calici e € 55 per cinque. Anche il menù alla carta prevede prezzi più bassi rispetto al ristorante di Orta San Giulio, e offre, tra le sue portate, il fusillone all’albume, limone e conchigliacei (€ 30) e la quaglia farcita, cumino, cerfoglio e uva (€ 36).

Tutti i ristoranti di Antonino Cannavacciuolo: da Novara al Borgo Po, finendo a Ticciano

Il Cannavacciuolo Bistrot di Torino completa il trio dei bistrot piemontesi. Sorge nel quartiere Borgo Po del capoluogo e come il suo quasi omonimo di Novara, offre una vasta scelta. I due menù condividono lo stesso numero di portate (sette tra cui due primi) ma non il prezzo. Il menù “I Classici” costa € 110, mentre il “Questione di attimi” viene € 120. Ad arricchire l’offerta ci pensa la Degustazione vegetariano, con un identico numero di portate a € 110.

Il lavoro lontano da casa non ha fatto dimenticare ad Antonino le sue origini. La scorsa estate, lo chef ha aperto un resort a Ticciano, frazione di Vico Equense in provincia di Napoli, in cui è nato e cresciuto. Tra i menù compare il pranzo di Natale. Le portate offerte dallo chef comprendono: ricciola, maionese al sedano e yogurt; baccalà, caldarroste e mandarino; raviolo alla genovese, parmigiano e carne cruda; coniglio, scampo, foie gras e salsa royal; pre dessert; cioccolato, zucca e “ciociole” e infine la sorpresa “piccole coccole”. Il tutto a € 150 per persona, bevande escluse.

Il LAQUA Countryside inaugurato e stellato dopo pochi mesi (una stella), non è il solo. Altri due resort sono stati aperti nel 2021, il LAQUA by the Lake a Pettenasco sul lago d’Orta, e il LAQUA by the Sea, a Meta in provincia di Napoli.