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Scuola, il ritorno in classe dopo le feste. Nuove regole e spauracchio Dad: cosa troveranno gli studenti

Pubblicato: 03/01/2022 12:34

Le feste sono agli sgoccioli e la riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale si sta avvicinando, ma è colma di incertezze e preoccupazioni vista la situazione dei contagi in Italia e il diffondersi a macchia d’olio della variante Omicron. Fino ad ora la frequentazione è rimasta in presenza e il ritorno alla Dad è stato solo uno spauracchio, ora però le cose potrebbero cambiare.

Se il governo ha deciso di mantenere la linea della didattica in presenza, alcune Regioni starebbero valutando uno slittamento del ritorno in classe e la didattica a distanza mentre altre, come l’Abruzzo, l’hanno già deciso (il rientro in classe sarà il 10 gennaio). In Campania la Regione starebbe valutando la chiusura delle scuole per un mese per permettere di sfruttare il tempo guadagnato per “Ampliare il più possibile l’area di vaccinazine per i bimbi più piccoli” ha spiegato il goverantore De Luca durante la diretta del venerdì, aggiungendo che la priorità è tutelare la salute.

Riapertura scuole: come sarà il ritorno in classe

Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Franco Locatelli, sembra essere favorevole ad uno slittamento della riapertura delle scuole dopo le vacanze di Natale, che per alcune Regioni sarà il 10 mentre per altre l’8 gennaio. Locatelli sembra favorevole ad evitare la Dad ma uno slittamento in questa fase più che delicata sarebbe preferibile per ridurre l’impatto della diffusione di Omicron.

A Repubblica, Locatelli ha detto: “La priorità è stata sempre quella di permettere le lezioni in presenza. Rimandare gli alunni a casa sarà l’ultima cosa che faremo, è un dovere nei confronti delle nuove generazioni. La scuola ha già sofferto troppo, terremo duro fino all’ultimo”.

E ancora: “Al limite possiamo ragionare di una settimana, allungando però le lezioni a giugno, non dobbiamo privare i nostri ragazzi di un singolo giorno di scuola”.

Ritorna la Dad? Cosa c’è da sapere

Il ministro per la pubblica istruzione Bianchi non sembra voler tornare indietro sul voler tutelare il più possibile la didattica in presenza, come annunciato già all’inizio del suo mandato. Per quanto riguarda la Dad quindi sono al vaglio da parte del governo nuove misure che potrebbero dividiere le classi in caso di alunni positivi.

Per evitare la chiusura di una classe e quindi il ricorso alla didattica a distanza, tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe la Dad solo per gli studenti che risultano positivi e coloro che non sono vaccinati; le proposte si applicherebbero alle scuole elementari e alla prima media, e potrebbero essere discusse in Consiglio dei Ministri già il prossimo 5 gennaio.

Questa ipotesi ha scatenato le forse politiche e dei sindacati che hanno parlato di discriminazione nei confronti degli studenti.

La situazione scuola ora: le regole

Attualmente le regole riguardanti la scuola sono più restrittive, lper le scuole elementari e medie (fino ai 12 anni) la Dad scatta se in classe ci sono almeno due alunni positivi, diventano tre a partire dai 13 anni in su. Un solo positivo per classe fa scattare quarantena e chiusura della classe per le scuole dell’infanzia e asili nido.