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Pensioni 2022, la rivalutazione degli assegni porterà fino a 61€ in più al mese: tutti i dettagli

Per le pensioni relative al 2022 sono attesi degli aumenti dovuti alla rivalutazione degli assegni. Ecco il calcolo degli aumenti attesi in base all'ammontare della propria pensione.
Pensioni 2022, la rivalutazione degli assegni porterà fino a 61€ in più al mese: tutti i dettagli

Il 2022 vedrà la rivalutazione degli assegni pensionistici, con aumenti che riguarderanno tutte le categorie di pensionati. Ecco quali sono le cause della rivalutazione e a quanto potrebbero ammontare gli aumenti nel cedolino in base alla propria pensione.

Pensioni 2022, cosa succederà: tutti gli aumenti in arrivo grazie alla rivalutazione

La causa alla base degli aumenti è l’inflazione, che ha richiesto una rivalutazione e quindi un adeguamento delle pensioni a partire dal 2022. Il Ministero dell’Economia ha fissato la perequazione delle pensioni all’1,7% e sarà applicata in modo differente secondo 3 fasce, anziché le 6 previste fino a questo momento:

  • La rivalutazione sarà del 100%, quindi pari all’1,7%, per le pensioni di importo fino a 4 volte il minimo (fino a 2.062€ mensili);
  • La rivalutazione avverrà al 90%, quindi con una percentuale dell’1,53%, per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte la minima;
  • Infine, la rivalutazione sarà al 75%, con un aumento percentuale dell’1,275%, per tutte le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo (oltre 2.577€ al mese).

Gli aumenti sono attesi a partire da marzo 2022, con un conguaglio dei benefici extra spettanti nei mesi di gennaio e febbraio.

Tutte le cifre degli aumenti per i pensionati: fino a 61€ in più al mese

In concreto, ecco a quanto dovrebbero ammontare gli importi extra attesi nell’assegno pensionistico.

Per i pensionati che ricevono 1.000€ lordi al mese, la perequazione porterà 17€ lordi extra. Un assegno di 1.500€ lordi invece vedrà un incremento di 25,50€ lordi.

Gli aumenti dovrebbero essere pari a 34€ per i pensionati con 2.000€ al mese, a 41,76€ per pensioni da 2.500€, a 48,33€ per assegni da 3.000€ e, infine, a 61€ per le pensioni di 4.000€ lordi al mese. Questi aumenti, essendo appunto lordi, sono soggetti all’applicazione delle nuove aliquote Irpef differenziate secondo 4 fasce di reddito.

Aumenti sono previsti anche per la pensione minima Inps, che dagli attuali 515,58 € mensili salirà a 523,83€, e per l’assegno sociale, che subirà un processo di adeguamento passando dalla cifra attuale di 460,28€ a 467,65€.

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