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Scuola: De Luca decide la chiusura di scuole elementari e medie fino a fine gennaio. L’annuncio

Pubblicato: 07/01/2022 18:27

La polemica sul fronte del tema scuola non si placa, oggi in 5 Regioni gli studenti sono rientrati in classe, gli altri dovranni aspettare il 10. I presidi continuano la loro battaglia per ripristinare la Dad almeno per due settimane in attesa di un calo dei contagi, mentre il governo tira dritto sul fronte del rientro in presenza, il Presidente della Regione Campania De Luca ha deciso: niente rientro in classe per gli allievi delle scuole elementari e medie.

De Luca ferma il rientro in classe per elementari e medie

Durante la diretta settimana sul suo profilo Facebook ufficiale, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato la sua decisione di non riaprire le scuole elementari e medie. De Luca ha motivato le sue decisioni affermando che, al momento, le condizioni per riaprire in sicurezza: “È irresponsabile aprire le scuole il 10 gennaio. Per quello che ci riguarda non apriremo le medie e le elementari”, e ancora: “Non ci sono le condizioni minime di sicurezza”.

De Luca ha ribadito: “Dobbiamo approfittare di questi 20-25 giorni per fare un lavoro straordinario, e qui chiedo la collaborazione di presidi, docenti e pediatri, per avere non 20 giorni di riposo, ma per utilizzare al meglio queste giornate per sviluppare quanto più possibile la campagna di vaccinazione per i bambini più piccoli”.

La riapertura delle scuole fa discutere

Se il ministro Bianchi e il governo hanno ribadito che la linea resta quella del ritorno in classe in presenza, di parere contrario è l’associazione nazionale Presidi che, nella persona di Matteo Lori, presidente lombardo, hanno ribadito quanto il ritorno in presenza potrebbe essere estremamente rischioso: “Lunedì, quando riapriranno gran parte delle scuole lombarde – afferma Lori – sarà come andare alle Termopili”, si legge su Il Fatto Quotidiano.

Intervenendo in diretta su SkyTg24, il Presidente della Regione Toscana Giani si è detto d’accordo sul posticipare il ritorno in classe: “Tenere chiuse le scuole una settimana in più, elementari e scuola primaria, poteva essere ragionevole. Se i presidi, che hanno la visione del quadro sul territorio, si esprimono per il rinvio, hanno i loro motivi per farlo. Ma adesso dobbiamo essere squadra e sostenere la posizione del governo”.

Il ministro Bianchi vicino ai presidi

Nonostante i numerosi appelli dell’associazione Presidi a rinviare la riapertura delle scuole, il ministro Bianchi ha ribadito: “Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza”. Tuttavia il ministro ha voluto esprimere vicinanza ai presidi: “Siamo molto attenti a voci che ci arrivano dal Paese, ma anche dalle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza– si legge su Ansa – Abbiamo una situazione differenziata nel Paese e la si affronta differenziando. Abbiamo valorizzato l’autonomia dei dirigenti scolastici. Ma non si dica che vogliamo scaricare loro la responsabilità. Anzi, la responsabilità deve essere di tutti noi, non solo nella scuola. Lo dico in una giornata come quella di oggi in cui dobbiamo richiamare l’unità”. 

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2022 18:28