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Katia Ricciarelli rivela di aver ricevuta una diffida dopo le frasi a Miriana Trevisan. Il video

Pubblicato: 10/01/2022 23:10

Katia Ricciarelli non riesce proprio a non dire in Casa cosa succede nel Confessionale del Grande Fratello vip. Lei, forse la più contestata di questa edizione, ne ha fatte di ogni, dalle frasi contro Lulù, considerate dal pubblico razziste, fino a quelle contro Miriana Trevisan che proprio non è piaciuta. Nemmeno una settimana fa, durante l’ennesima lite, la cantante accusa la showgirl: “Tu saresti una madre?”. Pago, del resto, nelle scorse settimane, nel tentativo di difendere la madre di suo figlio ha annunciato azioni legali. Ora, una confessione di Katia, svela qualcosa in più.

Katia Ricciarelli rivela una diffida

Katia Ricciarelli si avvicina a Soleil, e con la mano sul microfono le fa una confessione, pregandola, sempre dal video che gira sui social, di stare zitta. La cantante pare non aver ancora afferrato del tutto il fatto di essere circondata da telecamere e dagli occhi indiscreti dei telespettatori a cui difficilmente sfugge qualcosa. A quel punto entra nel vivo della sua rivelazione: “Mi hanno detto che è partita una diffida“, poi spiega quale sarebbe il tema del contendere, Per aver detto ‘saresti una madre’. Poi cerca di minimizzare: “È una diffida, non è niente di che. È partita da casa“. Soleil annuisce e continua a truccarsi, capendo forse che è meglio chiudere il discorso.

Guarda il video:

La rabbia di Pago

Una settimana fa, Pago si sfoga sui social: “Visto i numerosissimi messaggi di solidarietà e gli ultimi avvenimenti che continuano ad accadere sia dentro che fuori la casa del gfvip ci tenevo a ribadire il concetto espresso ieri sera e a comunicarvi che la lista dei fortunati si sta allungando“, spiega lui. “Mi preme pure ricordare a qualcun altro che
‘se l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a duemilasessantacinque euro. Se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni. È vero che se si è incensurati potrebbe bastare la multa ma se invece incensurato non sei?