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Saman: la decisione sull’estradizione dello zio arrestato in Francia e sospettato di averla uccisa

Pubblicato: 14/01/2022 08:50

Saman Abbas, 18 anni, è scomparsa a Novellara (Reggio Emilia) da quasi un anno. Al momento sono 5 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul caso, tra questi i genitori della giovane, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, e lo zio Danish Hasnain. L’uomo – arrestato in Francia dopo un cugino della giovane, Ikram Ijaz, mentre il padre e la madre risultano ancora latitanti come un altro parente della giovane, Nomanhulaq Nomanhulaq – recentemente avrebbe deciso di non opporsi alla richiesta di estradizione in Italia e, poche ore fa, da Parigi sarebbe arrivata la decisione sull’estradizione.

Saman: la decisione dei giudici sullo zio Danish Hasnain

10 giorni: questo il tempo previsto dalla Corte d’appello di Parigi per la conclusione dell’estradizione a carico di Danish Hasnain, l’uomo arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Saman Abbas. Si tratta dello zio che, durante una serie di dichiarazioni rese agli inquirenti, il fratello minore della 18enne avrebbe indicato quale esecutore materiale dell’omicidio.

La pista del delitto, infatti, risulta essere quella privilegiata dalla Procura di Reggio Emilia che indaga anche su altri parenti della giovane, sospettati di aver architettato un piano di morte dopo che la ragazza si era opposta a un matrimonio combinato: Ikram Ijaz, cugino arrestato in Francia come Hasnain, i genitori della 18enne e un altro cugino della ragazza, tutti attualmente ricercati. I magistrati francesi, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, avrebbero preso atto della non opposizione di Danish Hasnain al trasferimento in Italia e la procedura si dovrebbe concludere a breve. Le 5 persone finite nel fuoco dell’inchiesta risulterebbero indagate, a vario titolo, con l’ipotesi di concorso in omicidio premeditato, sequestro di persona e occultamento di cadavere.

Estradizione dalla Francia in 10 giorni per lo zio di Saman

Secondo quanto emerso, la procedura di estradizione potrebbe completarsi prima dello scadere del termine di 10 giorni. Hasnain si sarebbe sempre dichiarato innocente e avrebbe dichiarato che le ricerche del corpo di Saman, in corso ormai da quasi un anno, non avrebbero esito perché “non c’è stato nessun omicidio”.

Queste, riportate ancora dal Corriere, le parole dell’avvocato dell’uomo, Layla Saidi: “È intenzionato a rispondere alle domande che gli saranno poste in Italia“. All’orizzonte, secondo il legale, ci sarebbe quindi la piena disponibilità dell’indagato a collaborare con gli inquirenti per chiarire la sua posizione.

Dall’altra parte, lato investigativo, è atteso nei prossimi giorni l’esito delle analisi su un reperto osseo rinvenuto in area Lido Po: si tratterebbe di un frammento di cranio umano e la localizzazione del ritrovamento, stando alle informazioni emerse, farebbe ipotizzare che possa essere riconducibile ai luoghi della scomparsa e dell’ipotizzato occultamento del cadavere di Saman.