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Addio a Lorenzo Castellano, figlio di Franco della coppia Castellano e Pipolo: è stato autore del GF

Pubblicato: 19/01/2022 15:56

Lutto nel mondo della televisione per la scomparsa di Lorenzo Castellano, autore noto per aver firmato alcune edizioni del Grande Fratello. L’uomo aveva 58 anni e soltanto qualche mese fa gli era stato diagnosticato un linfoma. I funerali si sono svolti oggi nella chiesa di Sant’Agnese di Roma, città nel quale l’autore viveva.

Lorenzo Castellano: le origini dell’autore televisivo

Lorenzo Castellano era figlio di Franco, del duo di apprezzati sceneggiatori Castellano e Pipolo. Il suo esordio nel mondo dello spettacolo avviene nel 1982 come assistente alla regia di Grand Hotel Excelsior, firmato proprio dal duo sopra citato. Poco più tardi ha iniziato a collaborare con Federico Moccia, a sua volta figlio di Pipolo (nome d’arte di Giuseppe Moccia).

Il suo arrivo in tv risale invece al 1991, anno in firma Domenica In (all’epoca condotto da Pippo Baudo), Ci Siamo!?! con Gigi Sabani e Fantastico Enrico (di Enrico Montesano). All’inizio degli anni 2000 però si lancia nel mondo degli allora esordienti reality show, firmato il daytime del Grande Fratello dalla seconda alla quinta edizione. Ha inoltre curato anche La Talpa, Distraction e Vuoi Ballare con me?

Castellano inoltre era anche un grande appassionato di scacchi ed è infatti stato presidente dell’Accademia Scacchistica Romana dal 2017 al 2019; proprio su questo punto si è concentrato il suo più fidato collega, Federico Moccia, che lo ha ricordato proprio in queste ore.

Lorenzo Castellano: il ricordo di Federico Moccia

Tra coloro che hanno voluto ricordare il brillante autore televisivo, c’è anche il suo fidato collaboratore e scrittore Federico Moccia. Quest’ultimo, come riferito da diversi portali che hanno diffuso la notizia, ha parlato della loro passione per gli scacchi: “Mi aiutava ogni tanto a giocare a scacchi, a cercare di migliorare ma sorrideva vedendo che era un tentativo piuttosto inutile – ha ricordato il suo collega – Però lui lo faceva con affetto, simpatia e soprattutto pazienza e tranquillità, le sue doti più speciali“.

Moccia ha inoltre ricordato di aver condiviso molte esperienze con l’uomo, soprattutto quella fatta per Quelli del College: “Con lui ho diviso mille avventure, le prime trasferte della Lazio con i nostri genitori, e poi tanti bei progetti insieme compreso il grande successo di Quelli del College – spiega Federico Moccia – Ci ha salutato con quella sua stessa serenità che lo contraddistingueva dai molti” ha concluso infine sul suo collega.