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Morto durante l’Alternanza Scuola-Lavoro a 18 anni, indaga la Procura: altre due morti bianche in 24 ore

Pubblicato: 22/01/2022 13:04

La morte di Lorenzo Parelli a soli 18 anni, durante l’ultima giornata dell’Alternanza Scuola-Lavoro, ha sconvolto il Paese, che ora si interroga sulla modalità con cui si svolgono questi progetti, per cui una parte dell’opinione pubblica è tornata a chiedere l’abolizione. Sulla tragedia avvenuta ieri indaga intanto la Procura di Udine, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Non si fermano però le morti bianche, che registrano altre due vittime tra ieri e oggi, con due operai morti a Torino e Pomezia.

Lorenzo Parelli, morto a 18 anni schiacciato da una trave: indaga la Procura

Una vita stroncata a soli 18 anni quella di Lorenzo Parelli, studente del Centro di formazione professionale dell’Istituto superiore Bearzi di Udine, dove frequentava il quarto anno. Indirizzo di meccanica industriale, Parelli stava svolgendo l’ultimo giorno di tirocinio non retribuito presso la Burimec di Lauzacco a Pavia di Udine, quando è stato travolto da una trave di acciaio che lo ha ucciso. Inutili i soccorsi, intervenuti immediatamente sul posto.

Il giovane era impiegato nell’azienda come parte del progetto PCTO, l’Alternanza Scuola-Lavoro. Su quanto accaduto indaga la Procura di Udine, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico del titolare della ditta di costruzioni meccaniche.

Proteste contro l’Alternanza Scuola-Lavoro dopo l’incidente di Udine

Mentre gli inquirenti indagano sulla vicenda, la morte di Lorenzo Parelli ha sollevato un’ondata di proteste sull’Alternanza Scuola-Lavoro. Perentori i sindacati Cgil e  Flc Cgil, che per bocca dei segretari esprimono “l’indignazione per il fatto che si continua a utilizzare la vecchia alternanza, ora denominata con un altro acronimo, per impegnare gli studenti in attività che appaiono chiaramente lavoro non retribuito e spesso con scarsi livelli sicurezza“.

I due sindacati richiedono l’abrogazione della Legge 107, che coinvolge gli studenti in esperienze lavorative “slegate dal proprio percorso educativo, ma spesso improvvisate, di scarsa qualità, che in tanti casi si concretizzano in vere e proprie prestazioni di lavoro gratuito prive di qualsivoglia intenzionalità educativa“. Una richiesta che ha trovato ampio seguito sui social, dove si leggono vari appelli a tenere gli studenti sui banchi, non in fabbrica.

Continuano le morti bianche in Italia: due operai perdono la vita a Torino e Pomezia

Alla morte di Lorenzo Parelli si aggiungono altre due morti bianche, una strage che continua a mietere vittime, nel giro di 24 ore. Questa mattina un operaio ha perso la vita a Busano, provincia di Torino. L’uomo stava lavorando a una sabbiatrice nell’azienda Silca, quando i compagni hanno sentito le sue urla. Non sono serviti a nulla i soccorsi, e sul posto sono poi intervenuti il medico legale e i Vigili del Fuoco.

Altro incidente mortale a Pomezia, nei pressi di Santa Procula, dove un 65enne ieri pomeriggio è morto dopo essere precipitato nel vuoto. L’operaio stava lavorando a 5 metri di altezza su una cella frigorifera in un capannone industriale, e sono al momento ignote le cause della caduta, su cui indagano i Carabinieri. Sono intervenuti sul posto anche gli ispettori del lavoro della Asl di Roma.

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2022 09:12