Vai al contenuto

Enrico Letta ottimista sul Quirinale: domani scheda bianca ma “in 72 ore le forze politiche daranno il meglio di loro stesse”

Pubblicato: 23/01/2022 21:23

Enrico Letta è ottimista: nel giro di due giorni l’Italia avrà un nuovo Presidente della Repubblica. È quanto dichiarato nel corso della puntata di Che tempo che fa in cui è stato ospite: Letta ha parlato a lungo della corsa al Quirinale e della posizione del Partito Democratico, nonché del nuovo nome annunciato in giornata e che rappresenterebbe la candidatura del Pd per la presidenza della Repubblica.

Enrico Letta sul Pd: domani scheda bianca ma si cerca soluzione condivisa

Enrico Letta ha chiarito: domani il Partito Democratico voterà scheda bianca, soprattutto per mostrare alla Lega la volontà di porgere una mano. “È un segnale di disponibilità nei confronti del centrodestra: nessuno ha la maggioranza all’interno di questo Parlamento, domani voteremo scheda bianca”. La volontà è quella di parlare con Matteo Salvini per capire il da farsi e, anche e soprattutto, chiarire la questione Mario Draghi: “Il primo punto della mia conversazione con Salvini è proprio capire qual’è la loro posizione su Draghi presidente della Repubblica”.

Il dialogo va avanti anche con gli altri partiti, anche se Letta mantiene il massimo riserbo su quello che potrebbero fare gli altri. “Non mi sento di parlare a nome di Renzi e 5Stelle, io parlo a nome del mio partito”, dichiara, specificando comunque che tra coloro con cui si sta cercando di collaborare al meglio c’è anche Matteo Renzi. Grande lo stupore di Fabio Fazio all’idea di un lavoro di sintonia tra Letta e Renzi (il ricordo del celeberrimo “Enrico stai sereno” è duro a morire) ma è Letta il primo ad assicurare che da ogni parte il desiderio di non andare per le lunghe è grande, tanto da seminare vecchi dissapori: “Lo sforzo per il Quirinale sta facendo dare a ognuno il meglio di noi stessi”.

Enrico Letta su Draghi: “Impegno per proteggere la risorsa Mario Draghi”

Fuori questione per il segretario del Pd la possibilità di un trasloco di Draghi al Colle: “Questo è il motivo per cui il nostro impegno come Partito Democratico è di proteggere la risorsa Mario Draghi e trovare un’ altra soluzione. Io sono ottimista che massimo in 72 ore le forze politiche daranno il meglio di loro stesse: non è vero che la politica fa schifo”. Rimane invece con forza l’ipotesi Andrea Riccardi: “Abbiamo individuato una candidatura che per noi ha le caratteristiche ideali, che è quella di Andrea Riccardi (…) un candidato come quello potrebbe raccogliere i voti di un parlamento che cerca una personalità condivisa e super partes”.

Non manca un pensiero per Sergio Mattarella, che non ha ancora lasciato il Quirinale ma sul quale si spendono già parole di grande ammirazione: “Noi siamo pronti, abbiamo delle idee, e sono convinto che nell’arco di due giorni si possa arrivare a quell’intesa che tutti vogliamo, all’altezza del settennato di Mattarella che tutti abbiamo apprezzato: tutti abbiamo sicuramente imparato qualcosa sul modo di gestire il ruolo di presidente della Repubblica”.

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2022 21:24