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Andrea Riccardi possibile candidato per il Quirinale del centrosinistra: chi è il fondatore di Sant’Egidio

Pubblicato: 23/01/2022 10:19

Prosegue senza sosta la ricerca del candidato per il Quirinale e in questi giorni si stanno meglio definendo i nomi anche da parte degli esponenti di centrosinistra. Tra i nomi che più stanno circolando c’è quello di Andrea Riccardi, che sarebbe emerso in queste ore grazie al Movimento 5 Stelle e preso in considerazione anche dal Partito Democratico. Vediamo nel dettaglio cosa sappiamo del fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

Andrea Riccardi, il probabile candidato per la presidenza della Repubblica

Andrea Riccardi, 72 anni, nasce come professore ordinario di Storia contemporanea (e specializzato anche per quanto riguarda la Chiesa Cattolica dall’età moderna in poi). Ha insegnato all’Università di Bari, alla Sapienza e alla Terza Università degli Studi (entrambe a Roma). Ha inoltre alle spalle diverse pubblicazioni proprio su questo tema e i suoi libri sono stati diffusi in molte lingue.

Nel 1968 fonda la Comunità di Sant’Egidio, realtà sociale che ben presto ha avuto eco a livello internazionale, dal momento che ha proposto diversi progetti di sviluppo per il Sud del mondo. Attiva anche per la mediazione di conflitti, la Comunità di Sant’Egidio ha contribuito al raggiungimento della pace in Mozambico, Guatemala, Costa d’Avorio (progetti curati personalmente da Riccardi).

Per quanto riguarda l’ambito istituzionale, dal 2011 al 2013 Riccardi ha fatto parte del governo Monti, ricoprendo il ruolo di ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione con delega anche per la famiglia e le pari opportunità. Una figura, insomma, che ha un certo risalto sia in ambito politico quanto a livello internazionale per il suo lavoro umanitario e che per questo ora si figura come il probabile candidato per la presidenza della Repubblica da parte del centrosinistra.

Elezioni presidente della Repubblica: le modalità di voto

A distanza di pochissimi giorni dalla prima votazione, emerge dunque il nome di Andrea Riccardi come possibile favorito di M5S e Dem, mentre poche certezze ci sono al momento sul nome scelto dal centrodestra. Proprio mentre il nome del professore emergeva nella giornata di sabato infatti, è arrivata notizia della rinuncia di Silvio Berlusconi, ma ovviamente gli esponenti del centrodestra fanno sapere di essere al lavoro su una rosa di nomi.

Per quanto riguarda le modalità di voto, comunque, inizieranno il 24 gennaio e alla seduta saranno presenti 315 senatori (più 6 senatori a vita) e 630 deputati; a questi si aggiungeranno anche 58 delegati regionali, 3 per ogni regione (ad eccezione della Valle d’Aosta che ne presenta uno).

I calcoli sul Quirinale e il piano anti Covid-19

Nei primi tre scrutini sarà necessario avere tre quarti di maggioranza (e quindi ottenere 673 voti) per essere eletti. Dalla quarta turnazione il tetto si abbasserà e sarà “sufficiente” raggiungere quota 505 voti per l’elezione. Al momento, tuttavia, sembra che nessuno degli schieramenti abbia i numeri per riuscire ad eleggere da solo il presidente, nemmeno nel caso in cui si arrivi al quarto turno di votazione. In tal senso saranno determinanti le forze politiche che non sono inquadrabili nei maggiori schieramenti sin qui presi in considerazione.

Come noto, inoltre, a causa della situazione sanitaria, sono stati pensati dei drive-in per concedere ai grandi elettori la possibilità di votare anche se si trovano in quarantena. La proposta, arrivata dal presidente della Camera Roberto Fico, consentirà quindi di evitare che ci possano essere assenti fondamentali per il raggiungimento del quorum. In queste ore sono iniziati i lavori, dopo un’attenta valutazione per capire se con le norme vigenti fosse possibile realizzare questo tipo di soluzione.

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2022 10:20