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Sergio Mattarella “trasloca” dal Quirinale: la foto del portavoce Giovanni Grasso con gli scatoloni pronti

Pubblicato: 23/01/2022 10:57

Si appresta alla conclusione il mandato settennale di Sergio Mattarella, che terminerà ufficialmente il 3 febbraio. Nel frattempo, il presidente della Repubblica ha deciso di allontanarsi da Roma per trascorrere qualche giorno a Palermo, un distacco anche strategico oltre che ormai psicologico dalla massima carica ricoperta per 7 anni. Il portavoce Giovanni Grasso su Twitter pubblica una foto degli scatoloni che si stanno impacchettando al Quirinale, dove tutto sembra pronto per il trasloco di Mattarella.

Mattarella verso l’addio al Quirinale: la foto del trasloco con gli scatoloni

Giovanni Grasso, portavoce del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, posta su Twitter una foto degli scatoloni che in queste ore stanno ingombrando il Quirinale, dove tutto sembra pronto per il congedo di Mattarella. “Fine settimana di lavori pesanti…“, scrive Grasso, figura di rilievo dell’entourage di Mattarella in questi anni, tanto che a lui il presidente della Repubblica si rivolse con la frase diventata celebre durante il primo lockdown: “Eh Giovanninon vado dal barbiere neanche io“.

Il tweet di Giovanni Grasso

Momento che simboleggiò la vicinanza del capo dello Stato agli italiani nell’ora più drammatica e incerta, così come dietro la foto degli scatoloni c’è il messaggio dell’ormai distacco tra il Quirinale e il suo inquilino. Mattarella, infatti, si è rifugiato nella sua Palermo, al riparo dalle trattative e dagli psicodrammi dei partiti, che in queste ore stanno ragionando sulle prossime votazioni per eleggerne il successore.

Niente bis per il presidente della Repubblica: le intenzioni di Mattarella

La foto sembra anche un ennesimo “no” alla proposta di un bis di Mattarella, prospettiva che il presidente ha stroncato sul nascere ma che pure rimane in ballo. Nonostante si faccia spazio l’opzione Draghi, che ha comunque molti ostacoli davanti, il Mattarella bis viene accarezzato dai partiti come l’esito più rassicurante per la tenuta del sistema politico, che continuerebbe a beneficiare di Draghi a Palazzo Chigi, senza pericoli per la legislatura.

Mattarella però ha espresso più volte chiaramente la sua intenzione di traslocare dal Quirinale entro il 3 febbraio. Il giurista è sempre stato ossequioso verso la carica, e non aprirebbe mai la porta a quella che diventerebbe una prassi al servizio dei partiti, ovvero una rielezione del presidente della Repubblica. Ferrea l’intenzione di andarsene e lasciare il ruolo a un successore. L’ultima conferma è arrivata due giorni fa durante il saluto al Csm in cui ha dichiarato: “Questa l’occasione imprevista mi offre la possibilità di ripetere, a distanza di pochi giorni, gli auguri più intensi al Consiglio e a ciascuno dei suoi componenti per l’attività che il Consiglio svolgerà nei prossimi mesi con la presidenza di un nuovo capo dello Stato“. Chi vuol intendere, intenda.