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Barbara d’Urso perde le staffe con Paolo Brosio, urla in diretta a Pomeriggio Cinque: “Adesso basta”

Pubblicato: 26/01/2022 11:40

Urla a Pomeriggio Cinque tra Barbara d’Urso e Paolo Brosio, durante un blocco della trasmissione dedicato all’intervento di un prete sul tema dei no vax. Per frenare la discussione, dai toni visibilmente alterati, la conduttrice ha imposto la sua voce, ma la lite è proseguita a lungo davanti alle telecamere del format.

Paolo Brosio urla a Pomeriggio Cinque

Il sipario di Pomeriggio Cinque dedicato al tema vaccini Covid si è tradotto in una lite davanti alle telecamere. Paolo Brosio senza freni contro un prete, don MauroGazzelli, che sostiene che dietro i no vax ci sia “lo zampino di Satana“.

Non si deve dividere l’umanità tra il bene e il male, tra vaccinati e non vaccinati. Sono discorsi fuorvianti. È previsto che con distanziamento e mascherina FFP2, si possa entrare in chiesa. Quindi se io domani vengo da lei, come guarito e quindi con un’immunità naturale, voglio vedere se mi manda via dalla chiesa“, ha dichiarato Brosio difendendo la sua posizione di non vaccinato. Subito dopo, il don lo ha invitato alla calma: “Non si arrabbi, sembra assatanato“. Ne è scaturita una reazione immediata: “Assatanato è lei, ma si può dire una roba del genere?“.

Barbara d’Urso contro Paolo Brosio: “Adesso basta

Barbara d’Urso ha avuto serie difficoltà a interrompere le urla del suo ospite Paolo Brosio, fermo sulla sua posizione e piuttosto nervoso nel salotto di Pomeriggio Cinque: “Ora mi fai finire. Altrimenti non mi inviti più. Non mi fai più venire“. La conduttrice ha perso le staffe e così ha replicato: “Adesso basta, non mi dici ‘Se no non mi inviti più’. Io, da padrona di casa, ti invito per favore ad aver un tono meno urlato“.

Poco dopo, vista l’insistenza di Brosio, il secondo round nello sfogo della conduttrice: “Basta Paolo, non puoi continuare a sbattere la mano sulla scrivania. Non mi rispondi così. C’è modo e modo di essere arrabbiato, c’è l’educazione anche quando si è arrabbiati. Basta, cambiamo argomento. Non parliamo più di Paolo Brosio“.