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Coronavirus, come riconoscere se una mascherina è lavabile oppure no. Le diverse tipologie e le possibili scelte

Pubblicato: 31/01/2022 11:33

Le mascherine sono ormai diventate un dispositivo fondamentale in questi quasi 2 anni di pandemia da Coronavirus. In commercio se ne trovano di diverse tipologie, e ci si è abituati a sentir parlare di mascherine chirurgiche, FFP2, in tessuto. Tuttavia, oggi spesso ci si chiede se una mascherina può essere lavabile oppure no continuando a garantire la propria efficacia. Una questione fondamentale, che riguarda sia la sicurezza propria e degli altri, ma anche l’ambiente e il proprio portafogli.

Mascherine: come riconoscere se una mascherina è lavabile oppure no

Una mascherina lavabile possiede sicuramente numerosi vantaggi. Innanzitutto, riduce l’inquinamento ambientale, che negli ultimi 2 anni ha subìto un’impennata anche a causa delle mascherine monouso. Queste, infatti, quando non vengono disperse nell’ambiente, devono essere gettate nella indifferenziata, quindi non possono essere riciclate.

Inoltre, una mascherina lavabile rappresenta anche un sollievo per il portafogli, in quanto consente di comprarne meno. Tuttavia, potrebbe presentare anche svantaggi considerevoli. Per esempio, potrebbe rovinarsi già nel corso del primo lavaggio, o, soprattutto, perdere la propria efficacia. È necessario, pertanto, riservare molta attenzione alla scelta della mascherina e capire bene se può essere lavabile o no.

Tipologie di mascherine e possibilità di essere lavate

Innanzitutto, a prescindere dalla tipologia, è necessario sempre controllare che si stia acquistando una mascherina certificata, quindi in grado di assicurare una protezione effettiva. Per quanto riguarda le mascherine FFP2, per capire se sono lavabili o meno, bisogna controllare una sigla. Se si trova NR, significa che non sono riutilizzabili, quindi non lavabili. Se si trova R, significa allora che sono riutilizzabili e pertanto lavabili. Per quanto riguarda le mascherine chirurgiche, di solito si trova l’indicazione sulla confezione. In caso di mascherine monouso, infatti, non è possibile lavarle e riutilizzarle. In realtà, diversi studiosi nel corso di questi 2 anni di pandemia hanno rilevato come anche le mascherine chirurgiche possano essere lavate e riutilizzate fino a 10 volte. Tuttavia, è sempre bene controllare sulla confezione e considerare in quali condizioni si trova la mascherina dopo il lavaggio: se è rovinata, infatti, è preferibile non riutilizzarla. In ogni caso, sia sul web sia nei negozi fisici, si possono facilmente trovare mascherine chirurgiche certificate lavabili.

Per quanto riguarda le mascherine in tessuto, è ovvio che possono essere lavate e riutilizzate. Tuttavia, anche in questo caso, è necessario controllare con attenzione la certificazione. Nell’ultimo periodo, inoltre, sul commercio sono arrivate le mascherine nominate proprio “lavabili”. Si tratta di un tipo di mascherina certificato prodotto in un particolare cotone che aderisce bene al viso, protegge e può essere lavato e riutilizzato più volte. Anche in questo caso, tuttavia, è necessario sempre controllare la certificazione e le informazioni riportate sulla confezione.