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Giovane di 23 anni trovata morta a casa del vicino, svolta nelle indagini dopo la caccia all’uomo

Pubblicato: 03/02/2022 09:54

Rosa Alfieri, 23enne trovata senza vita nell’abitazione di un vicino di casa a Grumo Nevano, provincia di Napoli, sarebbe stata uccisa, probabilmente strangolata. È uno dei primi punti da cui gli inquirenti sarebbero partiti per provare a risolvere il caso e, dopo ore di caccia all’uomo, arriva la notizia di una potenziale svolta.

Giovane di 23 anni morta a casa del vicino: l’uomo fermato dopo una caccia all’uomo

L’uomo fermato poche ore dopo il ritrovamento del cadavere della giovane sarebbe proprio il vicino di casa che, da qualche tempo, avrebbe occupato l’appartamento teatro della scoperta, al piano terra dello stesso edificio in cui si viveva la vittima.

Lo riporta l’Ansa, secondo cui la 23enne Rosa Alfieri, trovata ieri senza vita in una abitazione di Grumo Nevano (Napoli), stando alle prime evidenze d’indagine sarebbe stata uccisa. La morte sarebbe avvenuta per strangolamento, assenti segni di violenza e lesioni da armi da fuoco o da taglio. questa l’ipotesi medico legale dominante all’esito di una prima ispezione cadaverica. I Carabinieri avrebbero individuato e fermato l’uomo, su cui graverebbero consistenti elementi di sospetto sul presunto femminicidio.

23enne trovata morta a casa del vicino, chi è l’uomo fermato per il caso di Grumo Nevano

La caccia all’uomo sarebbe durata diverse ore, ma alla fine l’uomo ritenuto presunto autore del delitto sarebbe stato rintracciato e fermato. Si tratterebbe di un 31enne, Elpidio D’Ambra, che dopo l’accaduto avrebbe fatto perdere le sue tracce.

Sul tavolo degli inquirenti, l’ipotesi che la giovane vittima abbia cercato di sfuggire a un tentativo di stupro prima di essere uccisa. Scena del crimine un monolocale in cui l’indagato avrebbe vissuto in affitto – a pochi piani dall’abitazione della ragazza, nello stesso palazzo – che risulterebbe di proprietà della famiglia della 23enne.

Secondo quanto riportato ancora dall’agenzia di stampa, il 31enne sarebbe stato intercettato mentre si trovava in ospedale, dove si sarebbe recato per un malore poche ore dopo il fatto. Gli inquirenti sarebbero stati allertati da un medico che lo avrebbe riconosciuto permettendone l’arresto. L’accusa a suo carico sarebbe omicidio volontario.