Marco Mengoni e Filippo Scotti hanno portato sul palco dell’Ariston un messaggio contro le violenze verbali troppo spesso espresse sui social. Il cantante e l’attore, super ospiti al Festival di Sanremo 2022 nella serata della finale, hanno manifestato il loro dissenso sulla questione attraverso un intenso momento di tv. “Dovremmo provare ad essere gentili” il messaggio che hanno voluto trasmettere al pubblico.
Marco Mengoni e Filippo Scotti contro l’odio social: il messaggio a Sanremo
Marco Mengoni e Filippo Scotti sono i super ospiti del Festival di Sanremo 2022 nella serata della finale. Il primo è stato vincitore della kermesse nel 2013 con il brano L’Essenziale, il secondo ha recitato in È stata la mano di Dio interpretando un giovane Paolo Sorrentino. Il duo ha portato sul palco dell’Ariston un messaggio importante contro una brutta piaga della nostra società: la violenza verbale espressa sui social.
“Peccato, prima era una bellissima donna ora con tutto quel silicone non si può guardare“, “Che cesso, spero che il cesso non si offenda“, “Ma sta terrorista non la ammazza mai nessuno?“: queste alcune delle frasi che spesso si trovano sui social e che sono state duramente condannate dal cantante e dell’attore. Sulla scenografia dell’Ariston viene riportato l’Articolo 21 della Costituzione sulla libertà di parola, violata però dai commenti beceri che spesso compaiono sui social: “Non stai esercitando il tuo diritto di parola, stai violando la dignità di qualcuno“.
Marco Mengoni si esibisce e Amadeus ringrazia i due ospiti
Il messaggio sostanziale dell’intervento di Marco Mengoni e Filippo Scotti è: “Dovremmo provare a essere gentili, non perché il bersaglio potrebbe essere nostra sorella o nostra madre: bisogna farlo e basta“.
A seguire sul palco dell’Ariston Marco Mengoni si esibisce sulle note de L’Essenziale, che gli valse la vittoria della kermesse nel 2013. Al termine della performance Amadeus si avvicina al cantante e a Filippo Scotti e li ringrazia per il loro intervento e per l’importante messaggio veicolato ai telespettatori: “È un problema dei ragazzi, che devono subire delle pressioni a volte insostenibili per colpa di quello che si scrive. E questo non va accettato“.