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Papa Francesco da Fabio Fazio: “Cambiamento climatico significa uccidere la Terra”. L’intervista a Che tempo che fa

Pubblicato: 06/02/2022 22:16

Papa Francesco ha concesso una lunga e profonda intervista a Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. Il pontefice ha affrontato alcuni temi nodali dell’epoca che stiamo vivendo, esponendo un lungo manifesto riguardante il progresso dell’umanità, l’evoluzione della Chiesa e l’approccio al futuro. Francesco ha anche toccato il problema della crisi ambientale, protagonista precedentemente anche della sua enciclica Laudato Sì, del 2015. Il disastro ambientale, con la morte di biodiversità, inquinamento, deforestazione, è un crimine che va contro la Creazione, dichiara Francesco. Prendersi cura della Terra è quella che il Papa indica come la via giusta da seguire.

Papa Francesco a Che tempo che fa difende l’ambiente

Dopo aver affrontato la tragedia delle migrazioni, strage contro cui il Papa ha riservato parole durissime, si affronta un altro tema che caratterizza i tempi moderni, quello della crisi climatica. La volontà di potenza dell’essere umano, questa inclinazione alla distruzione, ha una vittima eccellente nell’ecosistema in cui viviamo. “Pensiamo all’Amazzonia, alla deforestazione. Sappiamo cosa significa: meno ossigeno, cambio climatico, significa morte della biodiversità, significa uccidere la Madre Terra. Non avere quel rapporto che hanno i popoli aborigeni con la terra, che chiamano il buon vivere, che non è la buona vita, è il vivere in armonia con la terra“.

Papa Francesco: “Torniamo a essere in sintonia con la Terra”

Il Papa racconta nell’intervista, che ha sollevato non poche critiche, di aver ascoltato proprio una canzone di Roberto Carlos poco prima. Il componimento è il racconto di un bambino che chiede al padre “perché il fiume non canta più? La verità è che il fiume non c’è più. L’abbiamo finito noi“. Questo dramma torna nell’intervista di Papa Francesco, la cui preoccupazione per il futuro delle nuove generazioni traspare anche nelle parole dettegli a un convegno con vari scienziati italiani, che lui riporta: “Mia nipotina, nata alcuni giorni, fa se le cose non cambiano dovrà vivere entro 30 anni in un mondo inabitabile“. Per questo lancia l’appello a “prendersi cura della Madre Terra“.

A tal proposito spiega come nell’incontro con i pescatori di San Benedetto da Tronto, questi gli abbiano fatto presente le migliaia di tonnellate di plastica raccolte in mare. Qualche tempo dopo “Sono tornati e mi hanno parlato del doppio. Prendono ogni rifiuto del mare per pulirlo, perché sentono che il mare è cosa sua, vivono in sintonia con la Terra e l’hanno curata“. Per il Santo Padre “Buttare via plastica al mare è criminale. Questo uccide la terra, prendersi cura del creato è un’educazione che noi dobbiamo fare“.