Avrebbe confessato Elpidio D’Ambra, l’uomo fermato come presunto responsabile della morte di Rosa Alfieri. La 23enne era stata trovata senza vita nella casa presa in affitto proprio da lui. Di fronte al gip del Tribunale di Napoli, avrebbe ammesso di aver ucciso la ragazza.
Omicidio Rosa Alfieri: Elpidio D’Ambra è il principale sospettato per la morte della 23enne
Lo scorso 1 febbraio, il corpo di Rosa Alfieri è stato rinvenuto nel bagno di un abitazione a Grumo Nevano, in provincia di Napoli. La 23enne abitava con la sua famiglia nello stesso edificio. La giovane sarebbe stato uccisa nel salotto, per poi essere spostata in un’altra stanza della casa, meno visibile dall’esterno. Il principale sospettato della vicenda sarebbe Elpidio D’Ambra, 31enne affittuario dell’alloggio in cui la ragazza è stata ritrovata senza vita. Alla sua porta avrebbero poi bussato alcuni vicini, compresi i genitori di Rosa. Lui li avrebbe cacciati via, lamentandosi di essere stato disturbato e sarebbe poi uscito di casa.
Da lì avrebbe poi raggiunto a piedi la stazione di Frattamaggiore, prendendo un treno in direzione Napoli. Giunto in piazza Garibaldi avrebbe gettato la batteria del telefono e con un taxi avrebbe raggiunto Fuorigrotta. Durante il viaggio, avrebbe poi richiesto al conducente di fermarsi in un negozio, dove avrebbe acquistato dei vestiti, e infine al Rione Traiano. Qui avrebbe acquistato e poi consumato 3g di cocaina.
Poco dopo, colpito da un malore, Elpidio D’Ambra si sarebbe rivolto all’ospedale, dove un medico lo avrebbe riconosciuto, denunciando la sua presenza nella struttura alle forze dell’ordine.
23enne uccisa in casa del vicino, Elpidio D’Ambra confessa: avrebbe sentito delle voci
Secondo quanto riportato da Ilfattoquotidiano.it in queste ore, Elpidio D’Ambra si sarebbe rivolto al pronto soccorso per chiedere di essere visitato da uno psichiatra. Il 31enne avrebbe dichiarato: “Ho sentito delle voci che mi dicevano di ucciderla e l’ho strangolata con le mie mani”. Il vicino di casa della 23enne avrebbe ammesso di averla uccisa, sostenendo di essere tormentato da “voci nella testa”. Queste ultime, sostiene, lo avrebbero spinto all’omicidio. La difesa avrebbe chiesto per lui una perizia psichiatrica. “Quello non voglio più vederlo. Non è più mio figlio” avrebbe inoltre dichiarato la madre del presunto assassino. “Io sto con il dolore della famiglia della povera Rosa” avrebbe aggiunto.
Il corpo di Rosa Aflieri sarà sottoposto all’autopsia nelle prossime ore. Gli esami saranno utili a verificare anche l‘ipotesi di violenza sessuale, che D’Ambra avrebbe negato. Nel corso della sua confessione, avrebbe spiegato di aver messo uno straccio in bocca alla giovane dopo averla uccisa. Ciò per impedirle di gridare. Tuttavia, avrebbe anche ammesso di sapere che era già morta.
Dopo l’autopsia, disposta per martedì 8 febbraio, il corpo di Rosa verrà consegnato alla sua famiglia, che potranno procedere con la celebrazione dei funerali.