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Perché frutta e verdura costano sempre di più? L’aumento dei prezzi è alle stelle: di quanto sono i rincari

Pubblicato: 08/02/2022 16:21

Da Confagricoltura Piemonte arriva l’allarme per l’aumento dei prezzi di frutta e verdura registrati negli ultimi giorni. I prodotti ortofrutticoli invernali, di norma più costosi, sono infatti caratterizzati da aumenti che in alcuni casi superano il 30%. Ecco quali sono le principali cause e cosa sta succedendo nel mercato.

Caro frutta e verdura, di quanto sono aumentati i prezzi nell’ultimo anno

Secondo l’analisi di Confagricoltura Piemonte, i consumatori prediligono la verdura fresca, che in inverno cresce nelle serre e dunque è di norma più costosa. Proprio qui risiederebbe la causa degli ulteriori aumenti che caratterizzano il 2022, tra il caro energia e i rincari nei costi produttivi. Secondo i listini del Centro agro alimentare di Torino, il prezzo di 1 kg cavolfiori è passato da 0,90€ nel 2021 a 1,30€ di questi giorni. Le zucchine hanno registrato un incremento da 1,60€ dell’anno scorso agli attuali 2,65€. A causa delle gelate, il prezzo dei finocchi è balzato da 0,45€ al chilo a 2,30€. Un aumento del 35% si è registrato anche per i pomodori e del 37% per le melanzane.

Quali sono le cause del caro verdura e qual è l’impatto sugli orticoltori

Confagricoltura Piemonte ha precisato come nell’ultimo anno i prezzo dei fertilizzanti azotati sia aumentato in media del 290% e il gas metano, impiegato per riscaldare le serre in cui crescono le verdure invernali, abbia registrato un incremento superiore al 600% passando da 0,18€ al metro cubo agli attuali 1,20€. Come ha illustrato Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte, l’aumento dei prezzi per i consumatori non si traduce in maggiori guadagni per gli orticoltori, anzi. “Gli orticoltori sono in grande difficoltà, perché con le contrattazioni all’ingrosso non riescono a recuperare i maggiori costi che sostengono” si legge nel comunicato stampa di Confagricoltura Piemonte. Da qui la richiesta di interventi per stabilizzare il costo dell’energia, per scongiurare il rischio che “molte aziende saranno costrette ad abbandonare la produzione, riducendo la disponibilità dell’offerta” e aumentando quindi la dipendenza di prodotti importati dall’estero.

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2022 16:28