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Superbonus 110% e bonus edilizi, tra le ipotesi del Governo spunta un bollino anti frode e la cessione dei crediti

Pubblicato: 14/02/2022 12:29

Dopo le numerose polemiche seguite alla decisione di introdurre una sola cessione del credito per numerosi bonus edilizi, il Governo ha annunciato di essere al lavoro per introdurre alcune misure correttive al Superbonus 110%. Tra le ipotesi, si ragiona a un “bollino” per combattere il rischio di frodi: ecco come potrebbe funzionare.

Superbonus 110% e bonus edilizi, le ipotesi per contrastare le frodi

Il Superbonus 110% e altri bonus destinati a coprire le spese per lavori edilizi e di efficientamento energetico sono stati interessati dalla decisione di limitare la cessione del credito. La decisione era stata presa a seguito della scoperta di truffe per 4.400.000.000€ da parte della Procura, che aveva portato al sequestro di 2.300.000.000€ di crediti ceduti a cantieri inesistenti. Un nuovo emendamento al cosiddetto Decreto Milleproroghe dovrebbe trovare una soluzione per conciliare la lotta alle frodi con la fruibilità dei bonus. In particolare potrebbero essere introdotte 3 soluzioni:

  • Il ritorno a una cessione dei crediti fino a 3 volte e solo a banche o intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia;
  • Un bollino antifrode che consisterà in un codice identificativo di ogni operazione di cessione;
  • La riapertura dei termini di utilizzazione di quei crediti che erano stati sottoposti a sequestro preventivo dalla magistratura.

Come funzionerà il bollino anti frode e quali sono i nodi da sciogliere per i bonus edilizi

La richiesta di reintrodurre la cessione multipla del credito anche tra privati arriva dagli stessi costruttori. Il timore è che i nuovi prezziari alla base dell’asseverazione di congruità non siano adeguati rispetto all’inflazione che ha colpito il settore. La creazione di un bollino anti frode per ogni operazione di cessione avrà invece lo scopo di agevolare la ricerca del primo titolare del credito e della relativa documentazione dei lavori. Ulteriori controlli preventivi saranno svolti dall’Agenzia dell’Entrate, che tramite le Legge di Bilancio 2022 è stata autorizzata a verificare il visto di conformità e l’asseverazione di congruità dei prezzi, relativi al Superbonus 110% ma anche al bonus facciate e all’ecobonus.

La riapertura dei termini di utilizzazione dei crediti in sequestro preventivo dovrebbe poi scongiurarne la perdita, da parte di banche e intermediari, nel caso il dissequestro dovesse verificarsi oltre i termini di scadenza. Proprio la prospettiva di ingenti perdite di bilancio avrebbe fatto fare un passo indietro a Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti, che hanno optato per lo stop alle cessioni.