Correva l’anno 2020 quando Nek, nome d’arte del cantante Filippo Neviani, è rimasto coinvolto in un tragico incidente mentre si trovava nella sua casa in campagna. L’artista in quell’occasione, in un momento di distrazione mentre utilizzava una sega circolare, si è tagliato la mano rischiando anche di morire dissanguato. In queste ore ha ripercorso quegli attimi drammatici, affermando anche di aver sentito affianco a sé la presenza del padre.
Nek ha sentito la presenza di suo padre in quel terribile attimo
Dopo il terribile incidente avvenuto nella sua casa di campagna, Nek ha ripercorso in più occasioni i dettagli di quel tragico momento, ma questa volta si è soffermato su dettagli diversi dal solito. Nel corso di una videointervista con FqMagazine.it ha infatti spiegato che in quell’occasione ha sentito la presenza del padre, venuto a mancare nel 2012: “Mi hanno raccontato che alcune persone, quando sono travolte da una forte emozione, possono avvertire distintamente la presenza di un defunto accanto a loro” ha anticipato il cantante per introdurre l’argomento.
“Percepivo una figura sempre come a lato del mio sguardo, riuscivo a vederla nello stesso punto ma con la coda dell’occhio. Sono andato a cercarla con lo sguardo pieno, ma poi si dissolveva – prosegue poi Neviani – Quella presenza l’ho distinta dalla sagoma, dalla forma: era mio padre, almeno io l’ho tradotta così. Ho sentito molto forte la sua vicinanza“.
L’artista ha poi spiegato che suo padre si è fatto male in diverse occasioni e ha sempre avuto sangue freddo, come del resto è successo anche a lui quando ha rischiato di perdere l’uso della mano che, come spiegato non troppo tempo fa durante un’intervista, ancora non gli permette di suonare la sua chitarra.
Nek, i dettagli dell’incidente avuto due anni fa nella sua casa di campagna
Come anticipato, non è la prima volta che Nek racconta i dettagli dell’incidente, avvenuto nella sua casa di campagna. Intervistato in più occasioni ha rivelato che in quel momento si trovava solo e, in un attimo di distrazione, la sega circolare che stava utilizzando gli ha provocato un taglio piuttosto profondo alla mano e ha rischiato di perdere ben due dita.
“Se fossi rimasto più del dovuto nella mia casa in campagna, in attesa dei soccorsi, nel peggiore dei casi sarei morto dissanguato, nei migliori avrei perso i sensi – ha raccontato di recente a Che tempo che fa – Invece, ho avuto il sangue freddo di prendere l’auto e di guidare fino al Pronto Soccorso di Sassuolo“.
Ha inoltre rivelato, come anticipato, che al momento ha recuperato circa l’80% della funzionalità della sua mano, ma non è ancora di tornare alla sua chitarra, strumento con cui è diventato celebre al pubblico. Riesce tuttavia ad utilizzare altri strumenti musicali, come il pianoforte o la batteria.
Il cantante ha trovato però il coraggio di parlare dell’accaduto non solo attraverso le interviste ma anche con il libro recentemente pubblicato, A mani nude (la cui prefazione è stata curata dal collega e amico Gianni Morandi), in cui ripercorre non solo quei tragici momenti ma anche i suoi inizi e le fragilità che la popolarità ha comportato – riflessioni che sono scaturite proprio dalle conseguenze dell’incidente.