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Falso sms su Green Pass clonati, l’allarme della Polizia di Stato: “Non cliccate sul link”, il testo completo

Pubblicato: 16/02/2022 21:46

Nuovo tentativo di truffa segnalato dalla Polizia di Stato: molte persone hanno segnalato la ricezione di un sms sospetto che, difatti, si è rivelato un tentativo di phishing. Riguarda una fasulla clonazione del Green Pass, la certificazione verde per il Covid-19: il testo completo del messaggio e il link da NON cliccare.

Green pass clonato, un falso sms nasconde una truffa: il testo

Allarme per un nuovo tentativo di truffa che sfrutta i timori delle persone circa la validità del Green Pass. La certificazione verde, almeno ancora fino a fine marzo, è necessaria per accedere a lavoro, attività e trasporti: la paura che il Green Pass sia stato clonato potrebbe quindi spingere molti inesperti a cadere vittime del phishing. Con questo termine, si indicano quelle truffe realizzate tramite Internet ingannando gli utenti. Principalmente vengono portate avanti tramite messaggi di posta elettronica, riferisce la Polizia di Stato: il messaggio risulta arrivato da una fonte “affidabile” come istituti bancari o, in questo caso, il Ministero della Salute, ma lo scopo è rubare dati personali degli utenti.

L’ultima truffa, segnalata dalla Polizia su twitter, opera proprio così: “Attenzione, in atto un nuovo tentativo di phishing. Un falso sms apparentemente inviato dalla Ministero Salute – si legge – vi avverte che il vostro Green Pass è stato clonato. Non cliccate sul link. I dati personali che inserite vengono rubati“. Il testo del messaggio riportato nel tweet recita: “La sua certificazione Covid-19 risulta essere clonata, per evitare il blocco è richiesta la verifica dell’identità su” e segue link falso assolutamente da non cliccare.

Nuova truffa sul Green Pass: non è la prima volta che succede

Quella segnalata dalla Polizia è solo l’ennesima truffa che ha a che fare con il Green Pass: già a giugno, appena introdotta la certificazione verde, erano emersi i primi tentativi di phishing. In quel caso, il messaggio ricevuto diceva che era disponibile il Green Pass e chiedeva di inserire dati personali poi rubati. Anche per questo, il Ministero ha poi diffuso una serie di istruzioni per riconoscere i Green Pass autentici, l’ormai diffusissima app VerificaC19 è uno di questi.