Vai al contenuto

Stanziato un fondo per salvare i Koala: la specie è ufficialmente a rischio estinzione. Cosa prevede

Pubblicato: 04/03/2022 20:22

I koala sono stati ufficialmente dichiarati specie a rischio di estinzione dal WWF a causa dei frequenti incendi boschivi e delle malattie sessualmente trasmissibili che possono compromettere il loro stato di salute. Il premier Scott Morrison ha deciso di stanziare dei fondi a protezione di questa iconica specie di marsupiali.  

I koala: da vulnerabili a rischio estinzione 

35 milioni di dollari sono i fondi stanziati per proteggere i koala, da sempre icona dell’Australia. Negli ultimi 10 anni si è visto un brusco decadimento della specie dovuto agli incendi che hanno invaso le zone del Queensland, il New Galles del Sud e Australian Capital Territory, un territorio federale che ha come capitale la città di Canberra. Queste zone ricoprono gran parte dell’habitat naturale dei koala e la deforestazione insieme agli incendi che si sono verificati in seguito al 2019 hanno provocato una forte riduzione della specie.  

L’Australian Koala Foundation, in seguito ad indagini da parte del WWF e dell’International Fund for Animal Welfare, congiuntamente con l’associazione ambientalista e animalista Humane Society International (HSI) si è verificato che nel 2020 la popolazione di koala è calata di circa il 50%.  

Non solo incendi: un’altra causa è da ricercare nella clamidia, una malattia sessualmente trasmissibile che porta alla cecità e all’infertilità, e nelle conseguenze più gravi può arrivare addirittura alla morte. Gli scienziati stanno cercando un rimedio e tentando di sviluppare al più presto un vaccino per contrastare il fenomeno.  

Le politiche di intervento del governo australiano 

Il governo australiano è stato più volte accusato di non aver fatto abbastanza per proteggere al meglio la specie di marsupiali e anche per i mancati interventi per la protezione della barriera corallina. Ad oggi è stato stanziato un piano di recupero che dovrà essere esteso su scala nazionale, secondo quando dichiarato da Susan Ley, il ministro dell’ambiente australiano.

L’obiettivo è quello di impedire che la specie si estingua entro il 2050, secondo le stime previste. Si è passati infatti dagli 8 milioni di esemplari presenti prima del 2019 a 80 mila specie in seguito all’intervento dell’uomo con la deforestazione e gli incendi che hanno colpito l’Australia e i cambiamenti climatici costanti.