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Suicidio medicalmente assistito, storico passo avanti della Camera: cosa dice la proposta di Legge

Pubblicato: 10/03/2022 16:16

Si va avanti sulla strada per il riconoscimento della morte volontaria medicalmente assistita. L’Aula della Camera ha dato la sua approvazione a tutti gli articoli contenuti nella proposta di Legge. Ecco cosa succederà adesso e quali sono i punti affrontati dal testo.

Suicidio assistito, passa la proposta di Legge: quali sono i prossimi passi

La votazione sulla proposta di Legge sul suicidio assistito è proseguita a scrutinio palese e si è aperta con un duro scontro tra il centrodestra, contrario a questo provvedimento, e le forze politiche che invece hanno spinto per continuare sulla strada del fine vita. Con 253 voti a favore, 117 no e 1 astenuto la proposta di Legge relativa alla morte volontaria medicalmente assistita è passata all’esame della Camera e ora sarà affidata al Senato. Il timore delle forze di centrosinistra e del gruppo misto è che al Senato l’equilibrio della maggioranza possa essere meno solido. Il testo della proposta di Legge ha recepito la sentenza emanata dalla Corte Costituzionale nel 2019 dopo il suicidio assistito in Svizzera di dj Fabo. Secondo la sentenza, non si può punire chi ha agevolato il suicidio di un malato terminale. Devono però essere presenti alcune condizioni: il paziente deve essere soggetto a una malattia irreversibile che sia fonte di gravi sofferenze, deve essere pienamente cosciente e deve aver dichiarato la sua volontà di porre termine a tale condizione.

Chi può richiedere il suicidio assistito secondo la proposta di Legge

La proposta di Legge appena approvata dalla Camera e ora passata in Senato prevede che il suicidio medicalmente assistito possa essere richiesto da un paziente maggiorenne, in grado di intendere di volere e che sia stato già coinvolto in un percorso di cure palliative e le abbia rifiutate. È inoltre disposto che il soggetto debba essere affetto da una patologia irreversibile e da prognosi infausta, che cagioni sofferenze fisiche e psicologiche assolutamente intollerabili. Come compromesso con il centrodestra, è inoltre previsto che il paziente debba essere tenuto in vita da trattamenti sanitari di sostegno vitale, la cui interruzione ne provocherebbe il decesso.

Cosa prevede la proposta di Legge sul suicidio assistito tra obiezione di coscienza e punibilità dei medici

La richiesta di suicidio assistito, secondo quanto illustrato nella proposta, può essere indirizzata dal medico curante o in alternativa dal medico di medicina generale. Il via libera a procedere dovrà essere confermato dal comitato di valutazione clinica. Gli articoli che compongono la proposta di Legge prevedono l’obiezione di coscienza per medici e personale sanitario, ribadendo però che gli ospedali pubblici devono garantire lo svolgersi della procedura. In più, si esclude espressamente la punibilità dei medici e del personale coinvolti. In modo analogo, non è possibile punire chi è stato condannato in passato per aver agevolato il suicidio assistito di un paziente. Si sottolinea inoltre che questa proposta di Legge non influisce sull’eutanasia, dunque non modifica l’articolo 579 del Codice Penale relativo all’omicidio del paziente consenziente, come era invece stato richiesto dal referendum per l’eutanasia legale.