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Negoziati tra Russia e Ucraina: “Progressi significativi, svolta a giorni”. Domani incontro tra Cina e USA a Roma

Pubblicato: 13/03/2022 16:32

Si apre uno spiraglio di speranza per la diplomazia, con i negoziati tra Russia e Ucraina che potrebbero arrivare presto a una punto d’incontro. Lo dichiarano i negoziatori di entrambe le parti, che potrebbero incontrarsi nei prossimi giorni, probabilmente con la mediazione d’Israele o della Turchia. Sul campo delle relazioni internazionali, un importante incontro avverrà domani a Roma tra Yang Jiechi, diplomatico cinese, e Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale americano.

Spiraglio nei negoziati tra Russia e Ucraina: “Risultati in pochi giorni”

Al 18esimo giorno dell’invasione russa dell’Ucraina potrebbe essere vicina una svolta diplomatica per quanto riguarda i negoziati. Come riferisce Reuters, ci sono state due dichiarazioni da entrambe le parti che farebbero ben sperare per un incontro costruttivo che possa portare a una soluzione condivisa, nonostante i tre precedenti incontri tra le squadre di negoziatori si siano rivelati un fallimento. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha dichiarato in un video: “Non faremo concessioni in linea di principio su nessuna posizione. La Russia adesso lo capisce. Ha già cominciato a negoziare in termini costruttivi“.

Podolyak è fiducioso che si possa arrivare a “qualche risultato letteralmente in pochi giorni“, dichiarando che a mediare potrebbero essere Israele o la Turchia. Sia il presidente turco Erdogan che il primo ministro israeliano Bennett si sono già interfacciati con entrambe le parti, tentando la via diplomatica per uscire dalla guerra.

Russia: “Progressi sostanziali nei negoziati”

Quasi contemporaneamente sono arrivate anche dichiarazioni da Mosca, tramite Leonid Slutsky, delegato russo che ha rilasciato dichiarazioni all’agenzia stampa di Stato RIA: “Per le mie personali aspettative, questo progresso potrebbe crescere nei prossimo giorni in una posizione condivisa di entrambe le delegazioni, in documenti da firmare“. Se questi “documenti” dovessero essere risolutivi, potrebbe avvenire un incontro tra Zelensky e Vladimir Putin, probabilmente a Gerusalemme, secondo Podolyak, o in Turchia.

Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo, ha aperto a questa possibilità replicando al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che al Forum della diplomazia ad Antalya ha riportato la disponibilità di Putin riferita a Erdogan. “Abbiamo ripetutamente affermato che nessuno esclude la possibilità di un incontro tra Vladimir Putin e il presidente Zelensky“, ha commentato Peskov, “Ma dobbiamo capire quale dovrebbe essere il risultato di questo incontro e cosa verrà discusso“.

Domani a Roma incontro tra Cina e Stati Uniti

Intanto domani a Roma ci sarà un altro importante appuntamento diplomatico. Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, domani incontrerà l’omologo cinese Yang Jiechi, membro del Politburo del Partito comunista cinese e direttore della Commissione Affari esteri, per discutere della sicurezza regionale e globale alla luce dell’invasione dell’Ucraina.

Lunedì il Consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, funzionari del Consiglio nazionale di sicurezza e del dipartimento di Stato saranno a Roma“, si legge in una nota della Casa Bianca. L’incontro si inserisce nel quadro degli “sforzi in corso per mantenere aperte le linee di comunicazione fra gli Stati Uniti e la Repubblica popolare cinese. Le due parti discuteranno degli sforzi in corso per gestire la competizione fra i nostri due Paesi e dell’impatto della guerra della Russia contro l’Ucraina“. Sullivan incontrerà anche Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico di Mario Draghi “per continuare a coordinare una risposta internazionale forte e unita alla scelta di guerra del presidente Putin“.