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Zelensky sull’invasione dell’Ucraina: “Il più grande colpo alla Russia da decenni”. Telefonata Putin-Macron-Scholz

Pubblicato: 12/03/2022 14:48

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a parlare all’Ucraina definendo l’invasione una sconfitta senza precedenti da decenni per la Russia. Le difficoltà di Putin nel conquistare terreno a 17 giorni dall’inizio della campagna militare sono tangibili, come dimostrano le pressioni di Mosca sulla Bielorussia per l’intervento, e l’epurazione dei dirigenti dell’FSB, i servizi segreti russi. Lo zar del Cremlino starebbe avendo contatti telefonici con Emmanuel Macron e Olaf Scholz, in un tentativo di trovare una via d’uscita diplomatica alla crisi ucraina.

Zelensky contro la Russia: “La più grande sconfitta da decenni”

Zelensky, in un video diffuso sui suoi canali social, torna a parlare al popolo ucraino, che sta subendo la forte pressione dell’avanzata russa verso occidente. “Le nostre forze armate stanno facendo di tutto per privare il nostro nemico di ogni desiderio di continuare la guerra contro l’Ucraina“, ha dichiarato il presidente ucraino, “Le perdite per le truppe russe sono enormi”, tanto che sarebbe ragionevole dire che “è il più grande colpo all’esercito russo in decenni“.

Zelensky commenta come Mosca non avrebbe mai perso tanto come in questo conflitto: “Dall’inizio dell’invasione 31 battaglioni tattici del nemico hanno perso la capacità di combattere. I soldati russi sono presi prigionieri non solo singolarmente, ma in gruppi“. La sconfitta delle capacità tecniche dell’invasore sarebbero “stupefacenti“, continua il premier ucraino, “senza contare le perdite in battaglia“. Zelensky dichiara poi che la resistenza ucraina sta avendo uno “straordinario successo“, spronando a non diminuire l’impegno nel contrastare la Russia.

L’appello a far liberare il sindaco di Melitopol rapito, Ivan Fedorov

Zelensky lancia inoltre un appello ai leader occidentale per far pressioni in merito alla liberazione di Ivan Fedorov, il sindaco di Melitopol rapito ieri. Fedorov sarebbe stato sequestrato da alcuni soldati russi mentre distribuiva aiuti umanitari. A riportare la notizia Anton Gerashchenko, consigliere del ministro dell’Interno ucraino: il sindaco sarebbe stato portato via con “un sacchetto di plastica in testa“.

Il presidente ha dichiarato in merito: “Ieri gli invasori hanno catturato il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov. La comunità della città chiede il suo rilascio, e questo è molto importante. Notte e giorno parliamo con i nostri alleati di questa situazione con il sindaco, e la richiesta è semplice: liberarlo dalla sua prigionia immediatamente“. Il presidente si appella “a tutti i leader mondiale che parlano con Mosca“, spiegando di essersi già confrontato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron: “Ci aspettiamo che i leader mondiali mostrino quanto possono influenzare la situazione. Come possono fare una semplice cosa – liberare una persona“.

Telefonata tra Putin, Macron e Scholz: la Bielorussia si tira fuori

Continuano intanto gli sforzi dei rappresentati europei per trovare una strada diplomatica alla cessazione dell’invasione dell’Ucraina. Sarebbe in corso una telefonata tra Vladimir Putin, Macron e Scholz in merito alla crisi, annunciata già durante il vertice informale europeo a Versailles. Le opzioni per il Cremlino sembrano restringersi, nonostante la pressione esercitata dalle truppe russe sulle città ucraine. Kiev continua a resistere, benché i satelliti abbiano mostrato un riposizionamento dell’esercito russo in vista di quella che potrebbe essere una prossima offensiva.

Un tentativo di concludere al più presto “l’operazione militare speciale”, come la chiama Putin, anche alla luce del rifiuto della Bielorussia di unirsi all’invasione. Nonostante le pressioni di Mosca, Viktor Gulevich, capo di stato maggiore delle forze armate bielorusse, ha negato che il Paese ha in programma il dispiegamento di truppe nella guerra, come riporta The Guardian.