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Per Zelensky “l’Ucraina vicina a una svolta”, Biden verso nuove sanzioni contro la Russia: “Putin deve pagare”

Pubblicato: 11/03/2022 18:14

Durante il 16esimo giorno di invasione russa dell’Ucraina si intensifica anche la battaglia mediatica. Dichiarazioni sono arrivate da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un video ha annunciato che l’Ucraina non fermerà la sua resistenza davanti all’invasore. Parla anche il presidente statunitense Joe Biden, che annuncia sanzioni durissime sugli scambi commerciali con la Russia e guerra economica contro gli oligarchi che sostengono il regime di Vladimir Putin. Il presidente russo, durante un confronto con il premier bielorusso Aleksandr Lukashenko, ha mostrato apertura in merito ai negoziati e si è detto disponibile a incontrare Zelensky, nonostante l’offensiva si spinga verso l’ovest dell’Ucraina.

Zelensky: “L’Ucraina verso la vittoria, siamo a un punto di svolta”

In un video pubblicato sui canali social, il presidente Zelensky dichiara che l’Ucraina ha resistito per 16 giorni, “quattro volte in più di quanto il nemico aveva pianificato per questa invasione“, e che continuerà a farlo. Il Paese “non cederà all’invasore un singolo pezzo di terra“, continua il presidente ucraino, “non un po’ della sua libertà“. Zelensky si dice consapevole che la fatica della guerra si sta facendo sentire, con impazienza e stanchezza, e che di fronte alle “perdite del nemico sul campo di battaglia, ci aspettiamo che la lotta termini presto“. Ma serve ancora tempo, e ancora pazienza, continua, “affinché possiamo vincere insieme“. È impossibile fare previsioni su quanti giorni ancora occorreranno per riconquistare l’Ucraina, dichiara Zelensky, “ma lo faremo” perché “abbiamo già raggiunto un punto di svolta strategico. Ci muoviamo verso il nostro obiettivo, verso la nostra vittoria. Questa è una guerra patriottica contro un nemico testardo“.

Il presidente accusa poi Putin di non badare alle migliaia di persone del suo popolo che muoiono nel conflitto: “Sta richiamando riservisti e coscritti da tutta la Russia per gettarli nell’inferno di questa guerra“. Zelensky dichiara che il Cremlino sta facendo arrivare “criminalimercenari come quelli impiegati per distruggere la Siria per scagliarli contro le città ucraine: “È così che le truppe russe trattano gli ucraini, trattano il Donbass“. Il premier ucraino accusa poi l’Unione europea di non star facendo abbastanza per proteggere il Paese sotto attacco, criticando quanto deciso durante il vertice informale dei leader europei. Il presidente chiede che si prendano decisioni più forti, con parole più forti, accuse a cui ha risposto anche il presidente Draghi proprio durante la conferenza stampa da Versailles.

Biden: stop a importazioni dalla Russia, nel mirino gli oligarchi

Il presidente Biden, in un discorso alla Casa Bianca, ha ribadito oggi la posizione degli Stati Uniti nei confronti dell’invasione dell’Ucraina. Biden è in contatto con Zelensky, con cui ha concordato “l’introduzione di ulteriori aiuti in sostegno della difesa ucraina e un aumento delle sanzioni contro la Russia“. Il presidente statunitense, informato dalla controparte ucraina delle condizioni dei civili e della crisi umanitaria, ha dichiarato che “la Russia pagherà un prezzo severo se userà armi chimiche“. In merito alle sanzioni, gli Stati Uniti hanno dichiarato che con i Paesi del G7 stanno “aumentando la pressione sui miliardari corrotti russi, stiamo aggiungendo nuovi nomi alla lista degli oligarchi e le loro famiglie che prendiamo di mira“.

Nel mirino “i loro super-yacht e le residenze estive da centinaia di milioni di dollari” di chi fa parte di “quella cleptocrazia che esiste a Mosca“. Biden ha poi annunciato che vieterà “l’esportazione di beni di lusso in Russia“, e l’importazione di prodotti come caviale, vodka e diamanti da Mosca. “Putin è l’aggressore e deve pagare il prezzo“, ha dichiarato, mentre la Russia è stata cancellata dalla lista di “nazioni favorite” negli scambi commerciali. Biden ha imposto pesanti dazi negli scambi con il Paese, restringendo i rapporti anche con la Bielorussia, da cui gli USA non importeranno più beni di lusso come auto e gioielli.