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Mosca cambia strategia: primi attacchi nell’ovest Ucraina, la Russia accusa gli Stati Uniti e fa una richiesta

Pubblicato: 11/03/2022 08:45

Piovono missili anche nell’ovest dell’Ucraina, con i primi attacchi nella regione del Paese che finora, dall’avvio dell’invasione russa sul fianco est, non era stata sottoposta a bombardamenti. Secondo quanto registrato nelle ultime ore, Mosca avrebbe cambiato strategia sul campo anche alla luce della forte resistenza dell’esercito ucraino, e ora, contestualmente a una manovra a tenaglia che spinge verso Kiev, avrebbe diretto un’offensiva progressivamente più massiccia in direzione di Leopoli. Nella notte, diverse esplosioni avrebbero infiammato i cieli e il silenzio spettrale di città come Lutsk e Dnipro, nel nord-ovest, e fonti locali parlano di un aeroporto e un asilo colpiti. Nel tessuto di una sensibile recrudescenza del conflitto, fallito il tentativo di negoziato ieri ad Antalya (Turchia) tra i ministri degli Esteri russo e ucraino, la Russia torna ad accusare gli Stati Uniti e fa una richiesta.

Mosca cambia strategia: primi attacchi nell’ovest Ucraina, bombardamenti su Lutsk e Dipro

La notte appena trascorsa sarebbe stata particolarmente critica anche sul fronte occidentale dell’Ucraina, dove media locali, riporta Bbc, riferiscono di esplosioni e bombardamenti anche nelle aree di Lutsk e a Dnipro. Si tratta di zone in cui finora l’offensiva russa non si era mai spinta, e questo sarebbe uno dei sintomi che qualcosa, nella strategia del Cremlino, starebbe cambiando. L’attacco missilistico a Lutsk avrebbe colpito un aeroporto, e nelle ultime ore è stato riportato che anche un asilo sarebbe stato raggiunto da colpi delle forze russe.

Quello che emerge, dopo il fallimento del colloquio di ieri tra i ministri degli Esteri russo e ucraino, Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba, sarebbero un sensibile incremento delle manovre militari russe nel Paese e una sempre maggiore concentrazione di forze intorno alla capitale, Kiev. Ma la sensazione, riportano alcuni analisti, è che Mosca ora punti anche a prendere Leopoli, principale punto ovest in cui transitano i civili in fuga. Nel piano dell’invasione, Putin avrebbe deciso di introdurre nuove tattiche e ora si procederebbe con attività d’assedio simultaneo in varie città, con l’introduzione dell’uso di armi a lunga gittata.

Guerra in Ucraina, la Russia accusa gli Stati Uniti e fa una richiesta

Non c’è alcun accordo tra Russia e Ucraina sulle condizioni per un cessate il fuoco e, con più ampia prospettiva, per riportare la pace. È la cruda fotografia di una tregua che sfugge, immagine che arriva dall’arenarsi dell’incontro di ieri tra Lavrov e Kuleba cui ha fatto seguito la dichiarazione del governo di Kiev: le richieste di Mosca, per gli ucraini, sono “inaccettabili” senza l’idea di un “compromesso” avanzata dal presidente Volodymyr Zelensky.

L’omologo russo Vladimir Putin avrebbe nuovamente alzato il tiro e ora dal Cremlino si solleva un nuovo vento di accuse contro gli Stati Uniti. “La missione russa ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu per l’11 marzo, per discutere le attività biologiche militari degli Stati Uniti sul territorio dell’Ucraina“. Lo rende noto Dmitry Polyanskiy, rappresentante permanente della Russa presso le Nazioni Unite.

A stretto giro la smentita del portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price: “Gli USA non hanno e non gestiscono laboratori biologici in Ucraina“. Anche Zelensky si unisce alla linea di opposizione alle accuse lanciate da Mosca, e fa anche di più: ipotizza che si tratti di “propaganda” che gioca d’anticipo perché, dietro le quinte, i russi starebbero preparato un attacco con armi chimiche per poi dare la colpa agli americani. “Di una cosa siamo convinti – ha dichiarato il presidente ucraino –: ‘Se vuoi conoscere i piani della Russia, guarda di cosa la Russia accusa gli altri’“.

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2022 09:25