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Kiev e Mosca al nuovo round di negoziati, a Roma colloqui Usa-Cina per risolvere la crisi ucraina

Pubblicato: 14/03/2022 08:41

L’Ucraina continua a bruciare sotto il fuoco di incessanti bombardamenti, mentre le sirene antiaeree suonano in numerose aree del Paese e la tensione sulla linea tra Kiev e Mosca al momento non si allenta. Le aspettative del mondo sulla possibilità per una tregua si addensano intorno all’atteso nuovo round di negoziati che oggi, in videoconferenza, vedrà ancora una volta impegnate le delegazioni ucraina e russa. Parallelamente, nelle stesse ore a Roma si terrà il vertice Usa-Cina tra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano, Jack Sullivan, e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Yang Jiechi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a chiedere la no-fly zone dopo l’attacco missilistico nell’area di Yavoriv, a una manciata di chilometri dal confine polacco e, quindi, dalla Nato, e avverte l’Occidente: “Se non chiuderete il nostro cielo non è che una questione di tempo prima che i razzi russi cadano sul vostro territorio, sul territorio dell’Alleanza“.

Kiev e Mosca al nuovo round di negoziati, a Roma colloqui Usa-Cina sulla guerra in Ucraina

Il nuovo giro di colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca è atteso per le 9.30 di oggi, in videoconferenza, mentre nelle stesse ore la Capitale italiana ospiterà un importantissimo vertice tra Jack Sullivan, consigliere alla Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, e Yang Jiechi, capo della diplomazia del Partito comunista cinese, per trovare un’intesa sulla risposta alla crisi nell’est Europa.

L’incontro romano avviene mentre roventi indiscrezioni rilanciano l’ipotesi che Putin abbia chiesto aiuto economico e militare alla Cina fin dalle prime battute dell’invasione, uno scenario che Pechino avrebbe smentito sostenendo di procedere sul filo della diplomazia.

Secondo le ultime notizie filtrate a ridosso della prossima fase negoziale tra Ucraina e Russia, il presidente Volodymyr Zelensky avrebbe intravisto un “concreto” segnale di apertura al dialogo da parte del Cremlino e del suo omologo russo, sebbene questa notte, in un videomessaggio rivolto al suo Paese e all’Occidente, sia tornato sulla sua richiesta di no-fly zone alla Nato. A preoccupare è la spinta dell’offensiva di Mosca verso l’ovest ucraino, e l’attacco missilistico alla base militare di Yavoriv è percepito come un sinistro avvertimento all’Europa e all’intera Alleanza atlantica: “Se non chiuderete il nostro cielo – ha ribadito Zelensky – non è che una questione di tempo prima che i razzi russi cadano sul vostro territorio, sul territorio della Nato“.

Kiev ancora sotto i bombardamenti, continua l’assedio anche a Mariupol

In Ucraina il clima sarebbe sempre più incandescente, anche alla luce di una recrudescenza nell’azione militare russa che viene condotta ormai su scala nazionale. Tutto il Paese, da nord a sud, da est a ovest, è nel mirino di bombardamenti l’alba di Kiev oggi ha il colore delle fiamme: un condominio di 9 piani, nel distretto di Oblon (zona nord-ovest), è stato colpito da missili e durante le operazioni di soccorso sarebbero state trovate 2 persone morte, mentre 3 feriti sarebbero stati portati in ospedale.

E continua l’assedio nella città-simbolo della guerra, Mariupol, dove centinaia di migliaia di civili sarebbero intrappolati tra macerie e rifugi, affamati e senza più sufficienti risorse di acqua e farmaci dopo giorni di accerchiamento e missili da parte delle forze russe. Coloro che cercano di scappare, riferisce Bbc, non trovano via d’uscita e l’intensificarsi dei bombardamenti non permette l’allontanamento della popolazione in sicurezza. La resistenza degli ucraini continua, ma il tempo logora la situazione e prevale il senso di incertezza sull’evoluzione del conflitto.

Poche ore fa, nuovo appello del presidente Zelensky ai cittadini: “Stiamo attraversando il peggior calvario della nostra storia. Nelle nostre vite. Proteggiamo la cosa più preziosa che abbiamo. Dobbiamo resistere. Dobbiamo combattere. E vinceremo. Ci credo“.