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Esplosioni in tutta l’Ucraina, l’annuncio del sindaco di Kiev: coprifuoco di 36 ore nella capitale

Pubblicato: 15/03/2022 11:49

Non si arresta la scia di missili sull’Ucraina, con esplosioni registrate in diverse aree del Paese, da est a ovest. Il sindaco della capitale annuncia un coprifuoco di 36 ore a partire da stasera, mentre l’offensiva della Russia prosegue nel tentativo di stringere il cerchio proprio intorno a Kiev. Sono ore dense di attesa e apprensione per l’esito della seconda fase di negoziati in programma per oggi, dopo la sospensione del quarto colloquio avviato ieri. Vladimir Putin non accenna sintomi di de-escalation e l’Occidente si interroga sulla reale posizione della Cina nei confronti di Mosca: piovono sospetti degli Stati Uniti intorno alla possibilità che Pechino offra sostegno economico e militare all’invasione ordinata dal leader del Cremlino.

Esplosioni in tutta l’Ucraina, il sindaco di Kiev annuncia coprifuoco di 36 ore

Alle 20 di stasera (le 19 in Italia), Kiev si chiuderà per un giorno e mezzo e l’intera città cadrà in un totale coprifuoco fino alle prime luci del mattino del 17 marzo. È la decisione dell’amministrazione della capitale, annunciata dal sindaco Vitaliy Klychko, a seguito di una 48 ore di bombardamenti in aree residenziali della città nel mirino del fuoco russo.

Da oggi 15 marzo – si legge nella nota del primo cittadino –, dalle 20 sarà introdotto il coprifuoco a Kiev” con “divieto di circolazione per la città senza permessi speciali. Si può uscire solo per raggiungere il rifugio“. La misura durerà fino all’alba del 17 marzo e Klychko avverte: “Chiedo a tutti i cittadini di Kiev di prepararsi al fatto che dovranno stare in casa per 2 giorni o, in caso di allarme, in un rifugio“.

L’oscura ipotesi: la Russia tenterebbe di attaccare il palazzo presidenziale ucraino durante i negoziati

Pochi minuti fa, il reporter freelance Claudio Locatelli, in collegamento da Kiev con la trasmissione L’aria che tira su La7, ha reso nota una informazione (al momento senza conferme) una sinistra ipotesi delle ultime ore. Un sospetto capace di introdursi nel contesto dell’imminente coprifuoco di 36 ore stabilito per Kiev come possibile giustificazione della scelta di blindare la capitale: fonti non ancora verificate riporterebbero di un tentativo di attaccare il palazzo presidenziale ucraino, nel cuore della città, proprio mentre sono in corso i negoziati in videoconferenza con Mosca. Si tratterebbe di un ulteriore sintomo di escalation sulla capitale e, più in generale, nell’evoluzione del conflitto perché mai, finora, si era registrato un tentativo di colpire direttamente un target simile.

Nella notte, pesanti bombardamenti avrebbero interessato anche l’area della città di Dnipro e l’aeroporto locale avrebbe subito una “distruzione massiccia”. Secondo le autorità ucraine, “la pista di decollo e di atterraggio è stata distrutta“.

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2022 12:00