Dal pane ai carburanti, passando per le bollette. In queste settimane in Italia sono molti i prodotti e i servizi che stanno subendo un rincaro dei prezzi. Per quanto riguarda i carburanti, lo Stato prende, dalle accise su di essi, oltre 20 miliardi di euro e sembra complicato immaginare che se ne possa privare.
Le accise sui carburanti: cosa sono
Le accise sono imposte indirette (di fabbricazione) che colpiscono determinati beni pagate dai commercianti o dai produttori. In Italia troviamo accise su oli minerali, energia elettrica, alcolici e tabacchi. Come riporta TgCom24: “A differenza dell’Iva, non sono calcolate come una percentuale del prezzo del bene, ma sono in quota fissa”. Per quanto riguarda i carburanti, sono “72,8 centesimi per ogni litro di benzina, 61,7 centesimi per ogni litro di gasolio, 14,3 centesimi per ogni litro di Gpl”.
La proposta del Governo per il carburante: l’accisa mobile
Il Governo sta pensando ad una soluzione per evitare l’ulteriore rincaro dei prezzi del carburante. Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, ha fatto sapere che attualmente si sta ipotizzando di introdurre un’accisa mobile, ha detto durante l’informativa in Aula al Senato.
“Le accise sui carburanti si possono e si devono ridurre oggi, senza se e senza ma! È la cosa più semplice di questo mondo! E non vanno abbassate per 15 o 20 cent, ma almeno per 50 cent, anche se in via temporanea e solo fino a che i prezzi non torneranno a valori normali e le speculazioni non saranno cessate“, ha detto Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, riportato da AdnKronos.
Risulta però complesso immaginare come lo Stato possa privarsi delle accise sul carburante. Stando a quanto riporta il Sole 24 ore lo Stato nel primo mese dell’anno ha incassato dalle accise sul carburante 1,13 miliardi, il 23,5% in più del gettito prodotto 12 mesi prima.
Mentre il prezzo del pane e di altri prodotti sta davvero lievitando, quello del carburante subisce una frenata dopo preoccupanti picchi. L’Iva e le accise, secondo i dati del Mite, pesano per il 51,4% sulla benzina e per il 46,7% sul gasolio. Senza queste la benzina scenderebbe da 2,185 euro al litro a 1,062 euro e il gasolio da 2,155 euro al litro a 1,149 euro, riporta ancora AdnKronos.