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Sanzioni contro la Russia, quali sono i paradisi fiscali scelti dagli oligarchi russi per trasferire i patrimoni

Pubblicato: 17/03/2022 12:06

Le sanzioni disposte dall’Europa, dagli Stati Uniti e da numerosi altri Stati intendono colpire gli oligarchi russi fedelissimi di Putin e i loro patrimoni. Questa operazione però potrebbe rivelarsi più complessa del previsto, perché gran parte delle loro ricchezze non sarebbe nascosta in Russia.

Oligarchi e super ricchi russi, dove si trovano davvero le loro ricchezze

Gli oligarchi russi, caratterizzati da uno stretto legame con il presidente russo Vladimir Putin e da patrimoni stimati in miliardi di dollari, sono tra i principali destinatari delle sanzioni disposte nei confronti di Mosca. Il congelamento dei loro beni avrebbe dovuto incentivare gli oligarchi a dissuadere Putin dal proseguire la guerra in Ucraina. Eppure, una stima a cura del National Bureau of Economic Research indica che il 60% delle loro ricchezze si trovi al di fuori della Russia, in diversi paradisi fiscali in tutto il mondo. Si stima che il valore di questi patrimoni nascosti sfiori il trilione di dollari. Ma quali sono le località preferite dagli oligarchi russi che intendono continuare la loro vita lontani dalle sanzioni?

Quali sono i paradisi fiscali prediletti dagli oligarchi russi: il caso di Dubai

Secondo quanto ha riferito il New York Times, una delle mete predilette sono gli Emirati Arabi, in particolare Dubai e Abu Dhabi. Nei giorni scorsi, Dubai ha visto l’arrivo di numerosi yacht appartenenti agli oligarchi, tra cui Andrei Skoch, magnate nel settore dell’acciaio e funzionario del governo russo, e anche il jet privato di Arkady Rotenberg, amico d’infanzia di Vladimir Putin. Già dal 1° marzo erano 3 gli yacht di lusso appartenenti all’élite russa approdati a Dubai. Per il New York Times, sarebbero almeno 38 gli uomini d’affari e i funzionari in possesso di proprietà a Dubai, per un valore stimato in 314.000.000$. In totale, le proprietà riconducibili ai fedelissimi di Putin sarebbero almeno 76. Tra questi, sono stati colpiti dalle sanzioni Aleksandr Borodai, membro della Duma ed ex primo ministro di una provincia ucraina rilevata dato separatisti russi nel 2014, Bekkhan Agaev, anch’egli membro della Duma e appartenente a una famiglia proprietaria di una compagnia petrolifera, e infine Aliaksey Aleksin, figura di primo piano nel settore del tabacco in Bielorussia. Negli Emirati Arabi, che finora non hanno preso posizione sull’invasione russa in Ucraina, la vita degli oligarchi può continuare lontano dalle sanzioni, tra appartamenti e feste di lusso. Russia ed Emirati, inoltre, sono legati da un lungo rapporto diplomatico che li lega nel settore del petrolio e dal ruolo militare che la Russia ha assunto nella zona, come osserva Il Messaggero.

Paradisi fiscali e bancari, dove si nascondono i soldi degli oligarchi fedelissimi di Putin

Gli oligarchi russi hanno a loro disposizione anche altri paradisi fiscali e bancari, disposti ad accogliere i patrimoni senza porre domande sulla loro provenienze. Le Maldive, localizzate nell’Oceano Indiano, ospiterebbero almeno 5 yacht di lusso riconducibili agli oligarchi. A riferirlo è l’agenzia Reuters. Le Maldive non hanno stipulato un trattato di estradizione con gli Stati Uniti e perciò risultano molto attraenti.

Un altro importantissimo paradiso fiscale è invece proprio nel cuore dell’Europa: si tratta di Kaliningrad e si trova in Russia, localizzata tra Polonia e Lituania e dotata di accesso al mar Baltico. Secondo il Sole24Ore, si tratterebbe del luogo prescelto per riportare in Russia il denaro e i patrimoni degli oligarchi. Negli ultimi giorni, infatti, almeno 63 società inserite nei settori dell’alluminio, del petrolio, agroindustria e tecnologia sarebbero state trasferite qui. Lo stesso yacht da 100.000.000$ appartenente al presidente russo Putin sarebbe collocato a Kaliningrad, dopo essere partito da Amburgo poche settimane prima dello scoppio della guerra in Ucraina. La lista dei paradisi fiscali che possono aver dato rifugio ai patrimoni degli oligarchi, però, potrebbe includere molte altre località. Alcuni yacht di lusso sono stati sequestrati anche in Italia.