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Ucraina e Russia, cos’è successo in guerra oggi: la telefonata tra Biden e Xi Jinping, Putin cita la Bibbia

Pubblicato: 18/03/2022 21:24

Quali sono i principali aggiornamenti sul fronte della guerra tra Ucraina e Russia nella giornata di oggi, venerdì 18 marzo, tra nuove aggressioni all’Ucraina e l’attesa telefonata tra il presidente Biden e Xi Jinping.

Ucraina-Russia, cos’è successo oggi in guerra: la minaccia nucleare e la no fly zone

La giornata di oggi, 18 marzo, segna l’inizio del 23esimo giorno di guerra in territorio ucraino. Si è aperto con un avvertimento della Defense Intelligence Agency statunitense, secondo cui c’è la possibilità che il presidente russo Putin decida di fare leva sulla minaccia nucleare per concludere la guerra in breve termine. Dal fronte opposto, la Lituania si è schierata al fianco dell’Ucraina e ha ribadito la richiesta di una no fly zone sul Paese. Al momento, la Nato sarebbe esitante a prendere questa decisione perché potrebbe portare a un conflitto diretto con la Russia, nel caso in cui Mosca dovesse infrangere il divieto di sorvolare l’Ucraina. Il timore è che un’eventualità del genere, secondo gli Stati alleati, possa costituire il preludio alla terza guerra mondiale.

Guerra tra Russia e Ucraina, il discorso del presidente Putin e i nuovi bombardamenti a Leopoli

Nelle prime ore di oggi si sono verificati nuovi bombardamenti sull’Ucraina, in particolare nella zona dell’Aeroporto Internazionale di Leopoli, dunque nella parte ovest del Paese. Leopoli si trova a circa 80 chilometri dal confine con la Polonia e per questo motivo è attraversata ogni giorno da migliaia di profughi in cerca di salvezza, molti dei quali si fermano per qualche tempo nella città. Sarebbero 6 i missili scagliati, probabilmente lanciati da aerei da guerra localizzati sul Mar Nero.

In territorio russo, il presidente Vladimir Putin ha tenuto un discorso presso lo stadio Luzhniki di Mosca davanti a oltre 100.000 persone. Il pretesto è stato l’ottavo anniversario dell’annessione della Crimea, mai riconosciuto dalla comunità internazionale. Durante il “festeggiamento”, Putin ha espresso la sua intenzione a proseguire nel conflitto fino a quando non avrà raggiunto tutti gli obiettivi prefissati. Durante il discorso, Putin non avrebbe mai parlato esplicitamente di “guerra” e ha citato alcune parole tratte dalla Bibbia per motivare l’aggressione militare in Ucraina, da lui definita come “operazione speciale”.

Il colloquio tra Biden e Xi Jinping, la speranza di una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina

Non si perdono però le speranze per una risoluzione diplomatica del conflitto, arrivato ormai al 23esimo giorno. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha infatti contattato per telefono il presidente cinese Xi Jinping, in un colloquio molto atteso per capire quale posizione assumerà la Cina in merito al conflitto. Secondo Xi Jinping, la guerra non sarebbe nell’interesse di nessuno e una soluzione potrebbe essere trovata tramite un dialogo tra Nato e Russia.

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