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“Armi nucleari solo se minacciati”, la Russia avverte l’occidente. Le parole del portavoce del Cremlino

Pubblicato: 22/03/2022 22:13

Mentre imperversa senza sosta l’invasione russa dell’Ucraina, sale la preoccupazione per il rischio dell’entrata in scena nel conflitto delle armi nucleari. Se nelle scorse ore gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione per la possibilità che la Russia possa usare armi chimiche, quella del nucleare resta una (non) minaccia.

Eppure, poche ore fa, quella che sembrava essere una rassicurazione da parte delle autorità russe ha scaturito l’effetto contrario.

La Russia torna sul tema delle armi nucleari

A destare preoccupazione sono state le parole pronunciate dal portavoce del Cremlino, Dimitry Peskov, riprese dall’agenzia Tass, che ha detto: “La Russia utilizzerà armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata”.

Peskov ha poi ribadito che la missione di smilitarizzazione russa in Ucraina (come il governo si ostina a definire l’invasione) “Sta andando avanti rigorosamente in conformità con i piani e i compiti stabiliti” ma gli obiettivi “Non sono ancora stati raggiunti” ha detto Peskov a Christiane Amanpour, CNN.

Peskov ha poi ribadito ancora una volta le richieste della Russia per fermare l’operazione: ovvero la neutralità, l’eliminazione “dei battaglioni nazionalisti“, il riconoscimento della Crimea e delle Repubbliche indipendenti di Donetsk e Luhansk. Peskov ha anche ribadito che quanto sta accadendo a Mariupol fa parte della missione di liberazione delle unità nazionaliste; il Cremlino ha inoltre accusato le forze ucraine di usare i civili come scudo oltre dichiarare come “false” le notizie in merito alla deportazione di cittadini ucraini in Russia.

Sempre a CNN, Peskov ha aggiunto che: “Ci sono molti ucraini che stanno collaborando con la Russia”.

Telefonata Draghi-Macron

Poco fa c’è stata una telefonata tra il Presidente del Consiglio Draghi e il Presidente della Repubblica francese Macron. Al centro dei colloqui la guerra in Ucraina, e la preparazione dei vertici della NATO e del G7, e del Consiglio europeo di questa settimana.

Nel corso della giornata Macron ha anche colloquiato al telefono con il Presidente russo Putin e quello ucraino Zelensky, oggi apparso in video-conferenza alle Camere, ribadendo ad entrambi la necessità di un cessate il fuoco. In una nota diramata dall’Eliseo si legge che: “Il Presidente resta convinto della necessità di proseguire gli sforzi. Non c’è altra soluzione che un cessate il fuoco e negoziati sinceri della Russia con l’Ucraina. Il Presidente della Repubblica resta al fianco dell’Ucraina“.