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Allarme siccità, il Po ai minimi storici: a Venezia laguna in secca, allarme incendi in Friuli Venezia Giulia

Pubblicato: 24/03/2022 10:05

La mancanza di piogge sta destabilizzando il contesto climatico in molte parti d’Italia: a soffrire sono i fiumi, che sono ai livelli minimi storici e stanno portando a conseguenze drastiche sia per la flora (soprattutto nella zona della Val Padana) che per la fauna locale. Siamo ormai in una fase di allarme siccità, provocato da una combinazione fatale di alte temperature e scarsissime precipitazioni.

Venezia, laguna in secca e valori da “ambienti desertici”

Il Po sta morendo di sete. I livelli del fiume più importante d’Italia sono ai minimi storici e le conseguenze sono ben visibili a Venezia, dove il Po vede il suo sbocco nel mare e dove transitare nella laguna sta diventando quasi impossibile.

Claudio Cassardo, docente di Fisica dell’atmosfera all’Università di Torino, ha rilasciato un’intervista a Il Giorno in cui spiega a cosa potrebbe portare questa situazione di persistente siccità del Po: “Le zone attualmente più colpite dalla siccità si trovano nel nord Italia, da Novara fino al Cuneese, passando da Torino. In queste aree si registrano meno di 20 millimetri di precipitazioni negli ultimi tre mesi. Sono valori tipici di ambienti desertici”.

Nord Italia, poche precipitazioni e blocco della circolazione dell’aria

L’inverno torinese non è genericamente un inverno piovoso ma la situazione quest’anno si è aggravata moltissimo: “Nel Nord Italia si osservano quindi pochissimi episodi di precipitazioni, con rare perturbazioni. Questo ha provocato anche una serie di conseguenze negative associate all’alta pressione, che ha bloccato la circolazione dell’aria e ha favorito il ristagno dell’inquinamento”.

Al contempo le alte temperature hanno portato a una fioritura precoce delle piante, che è costava in termini di riserve idriche naturali: “Il terreno è molto secco, e la poca umidità presente viene utilizzata per la comparsa dei primi fiori. I ciliegi sono sbocciati, ma se non piove si assisterà a un ingiallimento dell’erba”, ha spiegato Cassardo. Ad essere stata fatale è infatti la combinazione di clima particolarmente caldo con scarsità di precipitazioni: uno dei due fattori sarebbe stato gestibile, ma entrambi hanno creato una situazione grave.

Friuli Venezia Giulia, è allarme incendi: sospese le autorizzazioni alle accensioni dei fuochi

La mancanza di precipitazioni alza anche vertiginosamente il rischio incendi, che esplodono molto più facilmente in caso di vegetazione molto secca. In Friuli Venezia Giulia, ad esempio, è stato diramato l’allarme del servizio foreste e del corpo forestale della Regione, che ha provveduto a sospendere momentaneamente tutte le autorizzazioni di accensione dei fuochi che erano state rilasciate.